Richard Stallman, fondatore ed ex presidente della Free Software Foundation (FSF), organizzazione che dal 1985 si impegna per la rimozione delle restrizioni sulla copia, redistribuzione e modifica sui software per gli elaboratori informatici, ha annunciato di essere tornato nel consiglio di amministrazione.
FSF, che mira a diffondere il movimento del software libero, ha compiuto 35 anni lo scorso ottobre festeggiando i traguardi fin qui raggiunti e continuando a guardare con impegno al futuro: Free Software Foundation, 35 anni in difesa del software libero.
Nel corso dell’evento virtuale LibrePlanet, organizzato per confrontarsi sulle “minacce” presenti nel software proprietario, nei sistemi operativi a sorgente chiuso e nelle piattaforme (compresi gli store di applicazioni) che limiterebbero le libertà degli utenti, Stallman ha confermato il suo ritorno ai vertici della FSF: “stavamo lavorando su un video per annunciare il mio rientro ma alla fine non abbiam concluso il lavoro. (…) Alcuni di voi saranno felici (del ritorno in sella alla guida della fondazione, n.d.r.), altri potrebbero essere delusi… chi lo sa? In ogni caso le cose stanno così e non ho intenzione di mollare una seconda volta“.
Classe 1953, il programmatore, informatico e attivista statunitense fa implicitamente riferimento alla vicenda che l’aveva visto coinvolto a settembre 2019 quando ritenne opportuno dimettersi da presidente della FSF e dagli incarichi ricoperti presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology): Richard Stallman si dimette sia dal MIT che dalla presidenza della Free Software Foundation.
Stallman fece dichiarazioni a dir poco controverse su un presunto caso di violenze da parte di uno scienziato del MIT: non era la prima volta e le considerazioni pubbliche crearono un vero e proprio caso mediatico.
Dopo il periodo sabbatico, Stallman torna in un ruolo operativo con la conferma ufficiale dell’attuale direttore esecutivo della FSF John Sullivan.
Al di là delle polemiche che accompagnano Stallman da anni su ogni genere di tematica, l’informatico oggi 68enne è una figura chiave nel mondo IT: dal suo dottorato con lode al MIT è passato alla creazione del progetto GNU, alla promozione del concetto di copyleft e ai contributi a favore del software libero, distribuito dalla comunità sotto licenza aperta.
A febbraio 2020 la FSF aveva “goliardicamente” fatto recapitare presso la sede di Microsoft un hard disk chiedendo all’azienda di memorizzarvi il codice sorgente di Windows 7, sistema operativo non più supportato: Free Software Foundation invia a Microsoft un hard disk per salvarvi il codice sorgente di Windows 7.
Ancor prima, con una mossa storica, Stallman aveva varcato le porte della sede di Microsoft per portare alla dirigenza 10 proposte per indurre la società a rendere ancora più concreto il suo interesse nei confronti del software libero: Richard Stallman va nella sede di Microsoft e porta 10 suggerimenti.