La piattaforma JavaFX è la soluzione proposta da Sun Microsystems per la creazione delle cosiddette “rich Internet applications”, applicazioni web dotate di funzionalità e caratteristiche molto simili a quelle dei programmi desktop tradizionali.
JavaFX è uscito dalla fase “beta” Lunedì scorso con l’obiettivo di estendere ulteriormente le possibilità offerte da Java 6. Il componente principale di JavaFX si chiama JavaFX Script, linguaggio di programmazione che non è Java e non è nemmeno JavaScript. In JavaFX Script il codice di programmazione deve corrispondere esattamente al layout dell’interfaccia grafica in corso di progettazione.
Piuttosto che poggiare su risorse XML per defniore come gli oggetti debbano apparire sullo schermo, JavaFX Script impiega un nuovo linguaggio dichiarativo. Nello stesso Java, lo sviluppatore può ricorrere a funzioni che permettano di generare oggetti grafici ed interagire con gli argomenti propri di tali funzioni per trasmettere valori e stringhe di testo. In JavaScript è necessario poggiare su XHTML per stabilire il posizionamento ed il contenuto di ogni oggetto.
Con JavaFX, il programmatore dichiara l’esistenza dei vari oggetti grafici che possono disporre di lunghe liste di possibili proprietà. Il valore di ciascuna proprietà è specificabile ricorrendo al simbolo dei due punti (:).
La nuova piattaforma JavaFX di Sun è destinata quindi a competere con altre tecnologie concorrenti quali Adobe Flash, Adobe AIR e Microsoft Silverlight.