Tra Qualcomm Quick Charge, MediaTek Pump Express, Oppo VOOC, OnePlus Dash Charge, Huawei SuperCharge, Samsung Adaptive Fast Charging e Motorola Turbo Charge i sistemi per la ricarica rapida della batteria degli smartphone stanno diventando una giungla (ne abbiamo parlato anche nell’articolo Ricaricare più velocemente la batteria dello smartphone).
Alcuni di essi sono sostanzialmente sovrapponibili mentre altri non sono interoperabili. E se si considera che certi sistemi di ricarica veloce richiedono, oltre a specifici caricabatterie anche cavi “ad hoc”, ecco che il quadro per l’utente finale si fa ancora più complesso.
Considerato il fatto che utilizzando cavi USB Type-C che non sono di qualità possono esservi problemi durante la fase di ricarica veloce, ecco che Google sembra voler cominciare a mettere i puntini sulle “i”.
Nel suo ultimo Android Compatibility Definition Document, documento che raccoglie tutte le prescrizioni alle quali i produttori si devono scrupolosamente attenere se vogliono immettere in commercio device Android 7.0 Nougat, Google enumera una serie di raccomandazioni per indurre i partner a stare lontani dai sistemi di ricarica rapida.
La società di Mountain View inizia insomma a non vedere di buon occhio quei sistemi proprietari di ricarica rapida che alterano i valori della tensione al di fuori della soglia riconosciuta come standard.
Il diffusissimo Quick Charge 3.0 di Qualcomm (ne abbiamo descritto il funzionamento nell’articolo Ricaricare più velocemente la batteria dello smartphone) potrebbe quindi presto passare nella lista dei “cattivi”. Almeno stando a quanto sostenuto dall’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin.
Google anticipa inoltre che le prossime versioni di Android potrebbero richiedere piena compatibilità con i caricabatterie standard.
Il fine ultimo di Google è evidente: la società desidera fare in modo che non prosperi, sul mercato, una pletora di tecnologie differenti per la ricarica veloce e che cavi e caricatori possano essere sempre, in ogni caso, interoperabili. Che poi è la stella polare che ha guidato la nascita di USB Type-C.