Qualcomm ha annunciato la nuova piattaforma Snapdragon 690 5G, la prima che mira davvero a “democratizzare” l’accesso alle reti mobili 5G.
Con un SoC come Snapdragon 690, sempre più dispositivi di fascia media potranno integrare un performante modem 5G. Inoltre, anche quei prodotti che non sono esattamente modelli di punta possono contare su abilità evolute per le applicazioni di intelligenza artificiale (grazie al processore dedicato Hexagon 692).
Tanto che Cristiano Amon, presidente di Qualcomm, ha dichiarato: “la serie 6 di Snapdragon raccoglie tutta l’esperienza di Qualcomm nel 5G e ha il potenziale di rendere le reti mobili di quinta generazione accessibili da oltre 2 miliardi di utenti possessori di smartphone in tutto il mondo“.
Con l’avvento del supporto per le reti 5G, i costi degli smartphone sono andati lievitando. Un SoC come lo Snapdragon 865, chip potente ma costoso, non includeva il modem 5G costringendo i produttori ad aggiungere un modem dedicato, di solito lo Snapdragon X55.
Il problema è risolto con il nuovo Snapdragon 690 che dispone del modem integrato Snapdragon X51 consentendo ai produttori di smartphone di usare lo spazio risparmiato destinandolo ad altri componenti hardware.
L’integrazione del modem consente di limitare i problemi di temperatura e consente di offrire il chip Snapdragon 690 a un prezzo più contenuto.
A breve, quindi, potremmo avere tra le mani i primi dispositivi (a prezzo abbordabile) in grado di scaricare dati fino a 2,5 Gbps ed effettuare upload fino a 660 Mbps su rete mobile.
Lo Snapdragon 690 viene prodotto usando un processo costruttivo a 8 nm e i suoi core Kryo (2+6 core, fino a 2 GHz) sono il 20% più potenti rispetto alla generazione precedente.
Sul versante grafico, la nuova GPU Adreno 619 migliora fino al 60% le prestazioni dei predecessori e apre all’utilizzo di frequenze di refresh pari a 120 Hz nella gamma media e bassa.
Grazie alle specifiche del nuovo SoC Qualcomm, i produttori potranno installare più pannelli e abilitare l’utilizzo di display esterni in grado di raggiungere risoluzioni QHD a 60 Hz e supportare HDR10 e HDR10+.
Snapdragon 690 supporta inoltre la memoria LPDDR4X fino a 8 GB oltre che per NFC, USB-C e DisplayPort. Completano il quadro il supporto per gli standard WiFi 6, Bluetooth 5.1 e il sistema Quick Charge 4+ di Qualcomm.
Si prevede che i primi terminali basati sullo Snapdragon 690 cominceranno ad arrivare sul mercato nella seconda metà del 2020. Produttori come LG, Motorola, Nokia, TCL, SHARP e HMD Global stanno già lavorando su dispositivi con il nuovo SoC di Qualcomm anche se la lista è destinata a crescere nelle prossime settimane. Praticamente scontato che tra i primi a utilizzare Snapdragon 690 ci saranno nomi quali Xiaomi e Oppo.
Maggiori informazioni sul nuovo SoC di casa Qualcomm sono reperibili a questo indirizzo.