Rescuezilla 2.6: nuova versione è ora basata su Ubuntu 24.10

Rescuezilla 2.6 aggiunge il supporto per nuovo hardware, aggiorna lo shim UEFI Secure Boot e rimuove Firefox nella variante Oracular.

Rescuezilla 2.6 è stato appena rilasciato come ultima versione stabile di questa distribuzione “Swiss Army Knife of System Recovery” basata su Ubuntu. Com’è possibile intuire, il sistema sfrutta il famoso software open source di imaging/clonazione del disco Clonezilla. Tra le maggiori novità, Rescuezilla 2.6 include una nuovissima base derivata dalla serie di sistemi operativi Ubuntu 24.10Oracular Oriole“. Ciò fornirà agli utenti il ​​miglior supporto hardware possibile. Inoltre, vi è anche un pacchetto shim UEFI Secure Boot aggiornato per supportare le macchine Windows 11. Come affermato dagli sviluppatori: “Questo corregge tutti gli errori “SBAT self-check failed” per garantire che Rescuezilla continui l’avvio sui sistemi abilitati UEFI Secure Boot che richiedono l’ultima “generazione SBAT. Questo corregge anche l’avviso del messaggio “revoked UEFI bootloader” quando si crea una chiavetta USB avviabile tramite Rufus“.

Rescuezilla 2.6: le altre novità dell’aggiornamento

Gli sviluppatori hanno anche detto che hanno dovuto aggiornare l’ambiente di compilazione per Rescuezilla a Ubuntu 24.04 LTS (Noble Numbat) da Ubuntu 22.04 (Jammy Jellyfish). Ciò permette di aggirare il problema UEFI Secure Boot “SBAT“. Questa versione corregge anche la query delle unità nella build di Ubuntu 18.04 LTS (Bionic Beaver) a 32 bit, che era interrotta in Rescuezilla 2.5 a causa dell’utilizzo della funzionalità –merge introdotta in util-linux 2.34. Inoltre, la nuova versione salta il controllo GPG sulla variante di Ubuntu 18.04 LTS (Bionic Beaver) a 32 bit per correggere la build finché non viene trovata una soluzione migliore. Rescuezilla 2.6 include poi il tool di clonazione e ripristino delle partizioni partclone 0.3.33 e lo strumento di test della memoria Memtest86+ 7.00. Infine, l’update include anche molte traduzioni nuove e notevolmente aggiornate.

Rescuezilla funziona con immagini create da Clonezilla, VDI di VirtualBox, VMDK di VMWare, QCOW2 di Qemu, VHDx di Hyper-V, raw .dd/.img, Redo Rescue, Foxclone FOG Project, FSArchiver (solo ripristino, non esplorazione), Apart GTK e Redo Backup and Recovery. Gli utenti possono scaricare Rescuezilla 2.6 dalla pagina GitHub del progetto. Sono disponibili le build basate su Ubuntu 24.10, Ubuntu 24.04 LTS, Ubuntu 22.04 LTS, Ubuntu 20.04 LTS e Ubuntu 18.04 LTS (sistemi a 32 bit).

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