Quanto sono fastidiose le chiamate promozionali che arrivano dai call center di varie società e che disturbano nei momenti più inopportuni? Tanto.
Per non parlare del fatto che negli ultimi tempi registriamo una crescente abitudine da parte degli operatori commerciali che consiste nell’utilizzo di prefissi telefonici mobili (3xx) e numerazioni sempre diverse.
Ovvio che quando una chiamata arriva da un numero mobile gli utenti sono maggiormente spinti a rispondere e soprattutto quando il contatto lo si riceve non su una numerazione fissa ma sul cellulare.
L’app Telefono di Google integra un meccanismo che permette di rilevare e segnalare le chiamate indesiderate: basta accedere alle impostazioni quindi toccare la voce ID chiamante e spam. Qui basta verificare che tutte le opzioni siano attive per essere informati circa l’arrivo di una chiamata commerciale non desiderata con la possibilità di bloccare i numeri telefonici più insistenti.
Ottimo è anche Tellows, un servizio che permette di bloccare le chiamate indesiderate su mobile e fissi.
I possessori di un router FRITZ!Box possono collegare il dispositivo con Tellows e fare in modo che le chiamate in arrivo vengano filtrate.
Un nuovo schema di regolamento mira ad arginare il fenomeno dello spam telefonico, ulteriormente cresciuto nell’ultimo periodo a dispetto dell’esistenza del cosidetto Registro delle Opposizioni al quale in tanti, nel corso degli anni, hanno rivolto le proprie critiche ritenendolo complessivamente inadeguato.
Il Garante Privacy ha espresso il suo parere favorevole rispetto alle modifiche proposte nel nuovo schema normativo evidenziando che esso va a colmare certe lacune delle quali call center e soggetti commerciali hanno ampiamente abusato.
Vi siete mai chiesti perché state ricevendo chiamate automatizzate con messaggi registrati e quasi mai vi contattano persone in carne ed ossa?
Semplicemente perché l’utilizzo delle numerazioni telefoniche per finalità pubblicitarie mediante sistemi automatizzati rimaneva consentito previo consenso dell’utente.
Come si sottolinea dall’ufficio del Garante, il Registro delle Opposizioni permetterà quindi a breve di opporsi alla ricezione non solo delle chiamate indesiderate tramite operatore ma anche a quelle effettuate con l’uso di sistemi automatizzati, modalità di contatto che fino ad ora era sfuggita alle limitazioni previste nella disciplina previgente.
L’altro aspetto molto importante è che l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni implicherà anche la revoca dei precedenti consensi espressi dai consumatori: in altre parole, la presenza di una numerazione nel Registro cancella eventuali consensi che gli utenti avessero precedentemente concesso in altra forma.
L’ambito di applicazione del Registro è inoltre esteso a tutte le numerazioni nazionali, sia fisse che mobili: chi riceve continuamente chiamate indesiderate sui propri dispositivi mobili può iscriverli in modo da bloccare ulteriori contatti.
Gli operatori di telemarketing saranno in ogni caso chiamati a consultare il Registro per verificare se hanno il diritto per contattare un determinato numero telefonico.
Sarà possibile ricevere le chiamate delle aziende con cui si aveva un contratto attivo nei 30 giorni precedenti; superato questo termine, però, tali soggetti non potranno più contattare le numerazioni iscritte nel Registro.
In passato si era parlato dell’introduzione di prefissi che avrebbero dovuto usare i call center: tale decisione non è mai stata resa operativa perché la normativa dà comunque facoltà agli operatori commerciali di presentarsi con numeri dal prefisso 0 (fisso) o 3 (mobile) e la legge 5/2018 non ha mai subìto modifiche per imporre l’uso di prefissi telefonici unici per il telemarketing e le ricerche di mercato.