Proprio in questi giorni Xiaomi ha deciso di rendere Redmi – quello fino ad oggi utilizzato per riferirsi ai terminali di fascia medio bassa dell’azienda – un marchio a sé stante.
Quasi contemporaneamente l’azienda estremo-orientale ha presentato i nuovi Redmi Note 7 Pro e Redmi Note 7: il primo integra una fotocamera principale con sensore Sony IMX586 da 48 Megapixel e apertura focale f / 1.8 (oltre a un sensore secondario da 5 Megapixel); il secondo un sensore principale Samsung ISOCELL Bright GM1 da 48 Megapixel. Sul fronte c’è una fotocamera da 13 Megapixel.
Il sensore Sony da 48 Megapixel è quello di cui abbiamo parlato anche nell’articolo Megapixel: il mito in campo fotografico e le immagini gigapixel.
Il Redmi Note 7 presenta un display da 6,3 pollici con risoluzione 2340×1080 pixel ed è basato su un SoC Qualcomm Snapdragon 660, un octa-core Kryo 260 suddivisi in due cluster operativi a 2,2 GHz e 1,8 GHz con GPU Adreno 512.
Il modello base integra 3 GB di RAM e solo 32 GB di storage interno ma verranno commercializzate anche versioni con 4/64 GB o 6/64 GB; è inoltre presente un lettore di schede micro SD.
La batteria di questo telefono è da 4.000 mAh, ricaricabile mediante connettore USB Type-C fino a 18 W (ricarica rapida Quick Charge 4.0). Sul versante connettività, Redmi Note 7 supporta WiFi 802.11 ac e Bluetooth 5.0.
Con i nuovi Redmi, Xiaomi si appresta a conquistare ulteriori quote di mercato in Europa: basti pensare che al cambio il modello base costerà appena 128 euro per arrivare a soli 180 euro circa nel caso della versione con 6 GB di RAM e 64 GB di storage interno.
Entrambi gli smartphone proporranno Android 9 Pie preinstallato insieme con la personalizzazione MIUI 10 di Xiaomi. In Cina (e quindi a stretto giro anche sui più noti store online) i Redmi Note 7 saranno disponibili a partire dal prossimo 15 gennaio.