“Red Hat inserirà “KVM” (Kernel Virtual Machine) nella prossima versione di Fedora”, ha dichiarato Brian Stevens, CTO dell’azienda. Il “cappello rosso” decide di abbracciare KVM, tecnologia che consente di eseguire più sistemi operativi differenti su un’unica macchina Linux, dopo l’avallo di Linus Torvalds. Egli, infatti, ha deciso di inserire la tecnologia per la virtualizzazione “KVM” tra i componenti fondamentali di Linux: questa mossa rende più semplici le operazioni di aggiornamento e debugging del prodotto oltre a dare al progetto un profilo più elevato.
Pur apprezzando l’approccio utilizzato per lo sviluppo di KVM, Stevens afferma come questa tecnologia per la virtualizzazione sia ancora in ritardo rispetto a Xen (adottata da Red Hat nell’imminente Enterprise Linux 5). “Penso ci vorrà ancora un anno di lavoro affinché KVM possa realmente proporsi come alternativa a Xen”, ha dichiarato Stevens.
Red Hat adotta la virtualizzazione di KVM in Fedora 7
"Red Hat inserirà "KVM" (Kernel Virtual Machine) nella prossima versione di Fedora", ha dichiarato Brian Stevens, CTO dell'azienda.