Nonostante Amazon si impegni per arginare questo fenomeno, le recensioni false sono una costante che accompagna la piattaforma da anni.
Il colosso degli e-Commerce è costantemente impegnato in indagini, anche grazie alle segnalazioni degli utenti, per eliminare eventuali manipolazioni. Nonostante l’impegno per fornire delle recensioni verificate, a quanto pare sono diversi i venditori scorretti che riescono comunque a farla franca.
A dimostrare tutto ciò è stato un giornalista di PCWorld, ovvero Christoph Hoffmann, a cui è stata fatta la proposta di scrivere una recensione a cinque stelle da parte di un venditore attivo sulla piattaforma. In cambio, lo stesso ha proposto una ricompensa pari al doppio del prodotto da recensire.
A Hoffmann è stato chiesto di inviare numero dell’ordine e screenshot della recensione per ottenere la ricompensa su PayPal. Il giornalista, seguendo la procedura alla lettera, ha poi segnalato la sua stessa recensione ad Amazon, che però ha ritenuto la stessa valida.
Le recensioni verificate aggirate facilmente: l’IA non aiuta Amazon
Stando a quanto riportato dal New York Times, questo non è un caso isolato. Le recensioni verificate su Amazon, infatti, sono sempre più messe a dura prova da nuove tecniche sofisticate per aggirarle. Non solo: a quanto pare non si parla solo di recensioni negative, pagate da alcuni venditori per frenare quanto proposto dalla concorrenza.
Come riportato da TechSpot, in alcuni casi non si tratta di transazioni e pagamenti, potenzialmente facili da individuare. Tra le ricompense, oltre a prodotti gratuiti, figurano anche buoni regalo e soluzioni simili.
Il tutto, a quanto pare, è reso ancora più grave dall’utilizzo massiccio dell’Intelligenza Artificiale che, a quanto pare, rende più facile la realizzazione di recensioni false ma allo stesso tempo molto convincenti. Se da una parte questa tecnologia può aiutare a riassumere le recensioni, dall’altra sembra facilitare chi lavoro in poco onesto sulla piattaforma.