Dopo quelli che possiamo oggi definire come “tentativi” e progetti embrionali (si pensi ai Google Glass), l’azienda di Mountain View starebbe lavorando su un prodotto per la realtà aumentata decisamente più mainstream ma, allo stesso tempo, utilizzabili da professionisti e imprese.
Ne è una conferma l’acquisizione di Raxium, una startup nata 5 anni fa che ha sviluppato una tecnologia basata su micro LED che potrebbe rappresentare la chiave per completare la realizzazione della nuova generazione prodotti per la realtà aumentata, virtuale e mista di Google.
Con i micro LED sarebbe possibile progettare e realizzare display per la realtà aumentata più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ad altre soluzioni. Raxium, inoltre, sarebbe riuscita a realizzare questi dispositivi partendo dallo stesso tipo di silicio utilizzato per la maggior parte dei processori abbassandone così il prezzo in modo significativo.
Altre aziende che stanno lavorando su hardware per la realtà aumentata basato su micro LED includono Oppo, Apple e Vuzix.
Come racconta Raxium sul sito Web ufficiale, uno schermo Super AMOLED di un attuale smartphone ha un pixel pitch (distanza tra il centro di un pixel e il centro di un altro pixel posto accanto ad esso) di circa 50 micron. La soluzione a micro LED di Raxium potrebbe vantare un passo di appena 3,5 micron circa massimizzando la resa delle immagini quando ad esempio si indossano occhiali con una serie di informazioni e immagini sovrapposte “al mondo reale”. Raxium, come accennato in precedenza, parla anche di un’efficienza energetica senza precedenti, 5 volte migliore rispetto a qualunque precedente record.
La notizia dell’acquisizione, confermata nelle pagine del blog ufficiale di Google, va ad aggiungersi all’acquisizione del produttore di occhiali North messa a segno nel 2020 e all’assunzione di ingegneri che verrebbero chiamati a sviluppare un sistema operativo per la realtà aumentata.
In un altro articolo abbiamo visto in breve le differenze tra mini LED e micro LED.