Raspberry Pi Pico è un microcontroller a basso costo e ad alte prestazioni presentato a gennaio 2021 come la prima scheda Raspberry Pi a utilizzare il chip RP2040 sviluppato internamente dalla stessa fondazione. La scheda è progettata per applicazioni di prototipazione e sviluppo rapido, offrendo una piattaforma accessibile e potente per progetti embedded.
Il chip RP2040 su cui Raspberry Pi Pico basa il suo funzionamento, integra un processore dual-core ARM Cortex-M0+ a 133 MHz, 264 KB di RAM. La scheda integra numerose caratteristiche e connettori che la rendono molto versatile. Si pensi ai 26 pin GPIO che possono essere utilizzati per collegare una varietà di sensori, attuatori e altri dispositivi.
La scheda supporta la comunicazione seriale, I2C, SPI e PWM per connettersi ad altri dispositivi e componenti. Consta inoltre di 2 MB di memoria flash on-board per il salvataggio del firmware e dei dati. Raspberry Pi Pico può essere alimentata attraverso un connettore micro-USB o tramite i pin GPIO.
A luglio 2022, è stata presentata anche Raspberry Pi Pico W, una variante dotata anche del supporto WiFi. Recentemente (giugno 2023) è stata arricchita anche della connettività Bluetooth.
Un interprete Basic per Raspberry Pi Pico
Un interprete Basic è un programma che legge, analizza ed esegue istruzioni scritte nel linguaggio Basic. Il Basic (Beginner’s All-purpose Symbolic Instruction Code) è un linguaggio di programmazione ad alto livello sviluppato negli anni ’60 per rendere la programmazione più accessibile ai principianti. Gli interpreti Basic consentono agli utenti di scrivere istruzioni in linguaggio Basic e di vederle eseguite immediatamente.
A differenza dei compilatori, che traducono l’intero programma in linguaggio macchina prima dell’esecuzione, gli interpreti lavorano linea per linea. L’interprete legge una linea di codice, la analizza e la esegue immediatamente, mostrando i risultati o eventuali errori. In un altro articolo abbiamo visto le differenze tra linguaggio compilato e interpretato.
Anche se il Basic ha perso parte della sua popolarità nel corso degli anni, gli interpreti Basic sono ancora utilizzati oggi come strumenti di apprendimento e per lo sviluppo di applicazioni semplici.
Il progetto piccoloBASIC, da poco condiviso su GitHub, mira a semplificare la programmazione di Raspberry Pi Pico grazie all’uso di un interprete Basic. Gli utenti possono utilizzare tutti i costrutti fondamentali come let, if, print, for, goto
e gosub
. Inoltre, è possibile interagire con i pin GPIO in modo diretto, senza troppi equilibrismi.
Il Raspberry Pi Pico di norma è programmabile utilizzando il linguaggio di programmazione C/C++ o MicroPython. È possibile utilizzare un ambiente di sviluppo integrato (IDE) di propria scelta, come ad esempio il software di sviluppo Arduino o l’IDE di MicroPython, per scrivere e caricare il codice sul Pico.
Punto di partenza per realizzare piccoloBASIC è stato uBASIC di Adam Dunkels, “un interprete BASIC davvero semplice” così come viene descritto. “Scritto in un paio d’ore, per il gusto di farlo, è oggi utilizzato in un sacco di posti“.
Come usare piccoloBASIC con Raspberry Pi Pico
Per iniziare a lavorare con piccoloBASIC, è innanzi tutto necessario installare l’SDK Pico C/C++. La documentazione di supporto Getting started è il miglior punto di partenza. La variabile d’ambiente PICO_SDK_PATH
dovrebbe essere definita come segue:
PICO_SDK_PATH=/home/pi/pico/pico-sdk/
A questo punto, basta clonare il codice dal repository GitHub, creare una directory chiamata build
. Portandosi in tale cartella, si deve quindi impartire il comando che segue:
make -j4
Il file risultante, chiamato piccoloBASIC.uf2
, può essere inviato sulla scheda Raspberry Pi Pico effettuando il riavvio, premendo bootsel
quindi copiando il file .uf2.