Ora che il problema della carenza di chip inizia ad allentare la presa, finalmente arriva sul mercato il nuovo atteso single-board computer Raspberry Pi 5. Il nuovo modello, al debutto a ottobre 2023, promette di superare tutte le aspettative, con un aumento della velocità di 2-3 volte rispetto alla generazione precedente e un’architettura progettata per garantire le migliori prestazioni possibili.
Raspberry Pi 5: le principali caratteristiche della nuova scheda
Il cuore pulsante di Raspberry Pi 5 è il SoC Broadcom BCM2712, un quad-core ARM Cortex-A76 a 64 bit con una frequenza di clock di 2.4 GHz. Si tratta di un chip che monta una cache L2 da 512 KB per core e una cache L3 condivisa da 2 MB oltre alla presenza delle estensioni crittografiche. Ecco perché Raspberry Pi 5 si rivela adatto per un ampio ventaglio di applicazioni: dall’elaborazione dati intensiva alla grafica avanzata.
La GPU VideoCore VII è un’altra caratteristica distintiva: supporta OpenGL ES 3.1 e Vulkan 1.2, garantendo una resa grafica eccezionale e aprendo le porte a nuove possibilità per gli sviluppatori.
Una delle caratteristiche più impressionanti della nuova Raspberry Pi 5 è la capacità di gestire l’output video via HDMI in Dual 4K a 60 fps con supporto HDR. È inoltre presente un decoder HEVC 4K. Così il SoC Raspberry diventa un punto di riferimento progetti multimediali e sistemi di intrattenimento domestico.
Dotato di memoria RAM LPDDR4X-4267 (SDRAM), la Raspberry Pi di ultima generazione è acquistabile, al momento del lancio, nelle versioni con 4 o 8 GB di memoria a bordo.
La connettività è un’altra area in cui Raspberry Pi 5 eccelle: con il supporto WiFi 5 dual-band 802.11ac, Bluetooth 5.0 e Bluetooth Low Energy (BLE), la scheda può diventare un hub ideale per progetti IoT e soluzioni smart home, oltre a essere perfettamente integrabile in qualunque configurazione.
Dissipazione del calore e gestione dei workload più pesanti
Con il preciso obiettivo di sfruttare appieno le potenzialità della Raspberry Pi 5, gli sviluppatori hanno creato una ricca gamma di accessori: ricordiamo la disponibilità del case con sistema di dissipazione di calore integrato. Il design consente un facile accesso ai pin GPIO e permette l’impilamento, offrendo massima flessibilità per l’utilizzo in ogni tipo di progetto.
È disponibile anche un Active Cooler per gestire i carichi di lavoro più impegnativi e far sì che la scheda continui a funzionare senza intoppi, e senza fenomeni di thermal throttling, anche nelle situazioni più complesse da gestire.
Raspberry può fornire anche un alimentatore robusto e di alta qualità: si tratta di un dispositivo USB-C da 27W.
A chi acquista Raspberry Pi 5, i produttori raccomandano l’installazione dell’ultima versione di Raspberry Pi OS, Bookworm. I vecchi case utilizzati con Raspberry Pi 4, inoltre, non si adattano a Raspberry Pi 5.
Nel complesso, Raspberry Pi 5 rappresenta un salto avanti nell’evoluzione dei single-board computer. Una nuova importante pietra miliare viene posta lungo la storia di Raspberry Pi, che avevamo raccontato nel dettaglio l’anno scorso per celebrare i primi 10 anni del progetto.