Un nuovo rapporto della commissione parlamentare britannica avrebbe avvertito rispetto un potenziale pericolo devastante.
Il Regno Unito, infatti, potrebbe subire un attacco ransomware definito come “catastrofico” dal governo del paese. L’allarme arriva da un rapporto Office for Budget Responsibility (OBR), che ha evidenziato alcune lacune potenzialmente sfruttabili da cybercriminali.
Una delle ragioni principali di questa preoccupazione è legata all’infrastruttura governativa, gestita attraverso sistemi obsoleti. Sebbene nel rapporto venga riconosciuto lo sforzo del National Cyber Security Center (NCSC) per migliorare la situazione, ad oggi la Gran Bretagna resta vulnerabile.
Nello specifico, il documento sottolinea come le autorità locali sono poco sostenute dal governo centrale, palesando diverse crepe nei propri sistemi che, potenzialmente, possono rivelarsi letali in caso di attacco.
In generale, il rapporto denuncia come si stia sottovalutando la situazione, riportando alcuni dati preoccupanti. In caso di attacco massiccio, infatti, secondo gli esperti prevedono una potenziale perdita pari all’1,6% del PIL.
UK a rischio ransomware? Il Regno Unito il paese più colpito da attacchi informatici dopo USA e Ucraina
Ridurre il tutto all’aspetto economico, però, è riduttivo. Per l’OBR, infatti, a rischio sarebbe anche la democrazia. Potenziali interferenze elettorali, in un sistema informatico così fragile, sarebbero tutt’altro che utopistiche.
D’altro canto, il Regno Unito è stato di recente già vittima di un aumento di attacchi informatici nell’ultimo anno. Solo qualche mese fa, per esempio, vi erano stati diversi casi di attacchi ransomware ad aziende e brand di rilievo nel contesto britannico (e non solo).
Allo stato attuale, la Gran Bretagna risulta dopo Stati Uniti e Ucraina lo stato più soggetto ad attacchi informatici. Se parte di queste minacce è riconducibile al conflitto ucraino, non mancano i casi in cui le motivazioni sono meramente economiche.
Nella terra d’Albione, così come in altri stati, è bene attuare una politica di rinnovamento della protezione digitale. D’altro canto la tecnologia è ormai indissolubilmente legata a politica ed economia, offrendo tante opportunità ma con una serie di rischi che non andrebbero mai sottovalutati.