RAM DDR5 a rischio senza il firmware Gigabyte per le schede Intel 600 e 700

Gigabyte conferma l'esistenza di una curiosa anomalia con le sue schede madri basate su chipset Intel 600 e 700. Il chip SPD presenti sulle memorie RAM DDR5 "impazzisce" e il sistema inizia a presentare comportamenti irregolari. La soluzione consiste nell'aggiornamento del BIOS e nell'installazione dell'ultima versione del software GCC.
RAM DDR5 a rischio senza il firmware Gigabyte per le schede Intel 600 e 700

Gigabyte ha avviato la distribuzione di un nuovo firmware e di una versione aggiornata del software Control Center (GCC) per le sue schede madri Intel al fine di risolvere un problema che  danneggia il SPD sui moduli di memoria RAM DDR5.

L’acronimo SPD sta per Serial Presence Detect: si tratta di una caratteristica chiave dei moduli di memoria DDR. SPD è una piccola memoria EEPROM (Electrically Erasable Programmable Read-Only Memory) integrata direttamente sul modulo di memoria la cui funzione consiste nel fornire informazioni fondamentali sul modulo di memoria al sistema e alla scheda madre quando il computer viene avviato.

Tra le informazioni più importanti veicolate da SPD ci sono quelle sul produttore e sul tipo di memoria in uso, sulla capacità della memoria, su timings e velocità, sulla tensione operativa, profili XMP, checksum e così via. In un altro articolo abbiamo visto come scegliere la memoria RAM e quali sono le sue principali caratteristiche.

Motherboard Gigabyte basate su chipset Intel serie 600 e 700 possono causare problemi con le memorie RAM DDR5

Da più parti sono stati segnalati problemi persistenti nella gestione della memoria RAM da parte delle motherboard Gigabyte basate su chipset Intel delle serie 600 e 700. Dopo un mese di utilizzo, un utente ha fatto presente che la sua scheda madre Z790 Aorus Elite AX non rilevava più uno dei moduli di memoria DDR5.

Quando la scheda è finalmente riuscita a riconoscere il modulo RAM DDR5, la capacità indicata era di 384 GB, un valore palesemente impossibile. Poco dopo, uno dei profili XMP è improvvisamente scomparso con i timings sostituiti da valori quasi casuali: 1-36-104-194.

Nell’articolo citato in precedenza abbiamo visto cosa sono i timings. Si riferiscono ai parametri che definiscono la latenza e quindi il ritardo con cui una memoria RAM può accedere ai dati immagazzinati al suo interno. Sono lo specchio delle prestazioni complessive della memoria RAM e sono utili per confrontare moduli della stessa tipologia a uguale frequenza operativa.

Nel caso di altri utenti rivoltisi a Gigabyte, si sono verificati arresti anomali del sistema, perdite di profili e l’impostazione di timings assurdi, come 34-153-0-0. Questo sia con moduli DDR5-6000 che DDR5-6800.

Da cosa dipende il problema e come risolverlo con un aggiornamento del BIOS

I tecnici di Gigabyte hanno confermato che il modulo di memoria in sé non risulta danneggiato: il problema riguarda solamente SPD, che inizia a fornire parametri errati impedendo il corretto funzionamento del sistema. A questo proposito, la società taiwanese sembra puntare il dito contro i produttori di memorie RAM. Alcuni di essi, infatti, non implementerebbero correttamente la cosiddetta SPD Write Protection impedendo scritture non autorizzate.

Fortunatamente, nulla è danneggiato irreparabilmente e Gigabyte precisa che è sufficiente un aggiornamento firmware per riportare il sistema alla normalità e ripristinare il comportamento predefinito delle memorie RAM. In generale, l’azienda taiwanese consiglia ai possessori di schede madri Intel delle serie 600 e 700 di aggiornare il BIOS della scheda madre e il software GGC installando le versioni più recenti.

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