Dopo lo scandalo Cambridge Analytica (Facebook e Cambridge Analytica: come sono stati sottratti i dati degli utenti) Facebook resta nell’occhio del ciclone.
Nel corso del fine settimana diversi utenti si sono accorti che Facebook ha memorizzato e conservato nei suoi database informazioni mai espressamente concesse dagli iscritti stessi.
Ad aver rastrellato le informazioni personali sarebbero state, nel corso di anni, le app per i dispositivi mobili direttamente sviluppate e distribuite da Facebook.
Il social network di Mark Zuckerberg avrebbe insomma fatto propri dati che gli utenti non si ricordano mai di aver conferito.
Tra le informazioni raccolte i dati su tutte le chiamate fatte dallo smartphone, le indicazioni sull’inizio e la durata di ciascuna conversazione, il nome della persona contattata.
Facebook avrebbe ignorato le chiamate verso numerazioni non presenti nella rubrica concentrandosi invece sulla rete di contatti di ciascun utente.
Le app di Facebook, poi, avrebbero rastrellato i dati sugli SMS inviati e ricevuti pur non memorizzandone il testo.
Come verificare di quali dati si è impossessato Facebook
Per controllare se anche nel vostro caso il social network di Zuckerberg avesse trattenuto più dati di quanti pensavate di aver condiviso, è sufficiente accedere a questa pagina quindi fare clic sul link Scarica una copia dei tuoi dati di Facebook.
Cliccando su Avvia il mio archivio e digitando la password del proprio account Facebook, il social network provvederà a generare automaticamente un archivio compresso contenente tutti i dati dell’utente.
Dopo un’attesa di qualche minuto, si riceverà via email il link per effettuare il download dei dati che ci riguardano e che Facebook conserva nei suoi database.
Estraete il contenuto dello Zip in una cartella temporanea quindi provate ad aprire il file \html\contact_info.htm
: se foste utenti di Android e aveste installato, anche in passato le app di Facebook, potreste trovare diverse “sorprese” come liste delle chiamate, informazioni sugli SMS inviati e ricevuti, lista dei contatti e molto altro ancora.
Il problema era stato rilevato e “denunciato” già ad inizio gennaio 2017 dallo sviluppatore italiano Simone Margaritelli ma allora, ancora lontani dal clamore sollevato in seguito all’affaire Cambridge Analytica nessuno ne parlò.
Facebook non ha chiarito le ragioni della raccolta di dati: l’ipotesi è quella che gli sviluppatori del social network abbiano voluto approfondire la conoscenza della rete di contatti di ciascun utente accertando con quali persone si intrattengono le conversazioni con maggior frequenza.
Dalla società di Zuckerberg ci si è limitati a chiarire che le app hanno comunque richiesto l’autorizzazione (anche se probabilmente molti utenti non erano consapevoli della tipologia di trasferimento dati che veniva posta in essere).
Da questa pagina si possono eliminare i contatti precedentemente sincronizzati su Facebook dai dispositivi mobili mentre qui sono pubblicate le informazioni per disattivare la sincronizzazione da Facebook Messenger.