BackBlaze è una nota azienda che offre servizi cloud e che utilizza, nei suoi data center, anche hard disk e SSD consumer in grande quantità. La ratio è utilizzare dispositivi per la memorizzazione dei dati che sono poco costosi rispetto a soluzioni di storage enterprise ma che all’atto pratico si sono dimostrati affidabili sul lungo periodo, anche nella gestione di workload caratteristici di un data center.
L’azienda statunitense pubblica periodicamente i dati relativi agli hard disk con il minor numero di guasti e di recente ha esteso le misurazioni rivelando i nomi delle unità SSD più affidabili.
In un articolo da poco apparso sul blog ufficiale di BackBlaze l’azienda ha voluto utilizzare un approccio diverso e ha esaminato i suoi dati per stabilire quanto può durare un hard disk.
Per farlo ha utilizzato lo stimatore di Kaplan-Meier, utile in vari campi applicativi per valutare i cicli di vita e stimare la sopravvivenza di organismi viventi e componenti di macchinari.
Utilizzando i dati sul comportamento degli hard disk raccolti da BackBlaze dal 2013 ad oggi, i tecnici della società hanno potuto produrre delle curve che approssimano il ciclo di vita stimato per specifici modelli di hard disk o per categorie di essi.
BackBlaze ha messo a confronto i risultati ottenuti per gli hard disk da 4, 8, 12 e 14 TB.
Nel caso dei modelli meno capienti da 4 TB, prendendo in considerazione due modelli di hard disk HGST e Seagate, BackBlaze ha concluso che con i dischi fissi HGST è lecito attendersi che essi continuino a funzionare senza problemi a distanza di almeno 6 anni dal primo utilizzo nel 97% dei casi. La percentuale scende all’81% nel caso degli hard disk da 4 TB a marchio Seagate.
I modelli da 8 TB raccontano una storia interessante: BackBlaze cita il modello ST8000DM002 per il mercato consumer e il modello ST8000NM0055 per il mondo enterprise, entrambi a marchio Seagate. L’aspettativa di vita è quasi la stessa all’inizio ma inizia a diventare un po’ differente a distanza di circa due anni per poi aumentare nei tre anni successivi.
Per il modello consumer BackBlaze si aspetta che quasi il 95% delle unità sopravviva a distanza di cinque anni; per il modello enterprise ci si aspetta che il 93,6% delle unità sopravviva cinque anni.
Questi risultati sembrano in contrasto con le garanzie che offre il produttore per ciascun modello: le unità consumer hanno in genere una garanzia di due anni mentre le unità destinate al mercato aziendale hanno generalmente una garanzia di cinque anni.
Indipendentemente dal tasso di guasto o dall’aspettativa di vita, ci sono altri motivi per acquistare un’unità di classe enterprise, si spiega da BackBlaze, inclusa la possibilità di ottimizzare l’unità, modificare il firmware od ottenere una sostituzione tramite la garanzia che è maggiormente estesa rispetto alle unità consumer.
Nel caso delle unità più capienti, da 12 e 14 TB, il fronte temporale sul quale si basano i dati statistici condivisi da BackBlaze è più ridotto. L’azienda, come si vede nei grafici che ha pubblicato, si limita a osservare che – rispettivamente – dopo due anni e un anno la percentuale di hard disk che rimane in vita è pari al 98% e 99% del totale.
BackBlaze fa notare che con i dischi fissi di maggiori dimensioni la curva dell’aspettativa di vita tende a virare più decisamente verso il basso via via che il tempo passa.
Viene citato l’esempio dell’hard disk Toshiba MG07ACA14TA da 14 TB: a partire da 22 mesi cominciano a rivelarsi un numero di guasti più significativo che comunque porta al 97% la percentuale complessiva delle unità che non hanno evidenziato alcun problema di funzionamento dopo almeno 3 anni di attività.
Ancora una volta, comunque, si pone in evidenza l’hard disk HGST Ultrastar HelioSeal da 12 TB HUH721212ALN604.