Il furto di dati online è ormai una pratica tanto diffusa quanto infida. Questo perché, contrariamente a quanto avviene con gli attacchi malware, in questo caso possono passare giorni, settimane o mesi senza che la vittima si accorga di nulla.
Per fortuna, gli esperti di sicurezza informatica stanno realizzando strumenti in grado di arginare questo fenomeno così spiacevole. Tra di essi spicca Data Leak Checker, tool realizzato da Surfshark, compagnia nota a livello mondiale nel contesto delle VPN.
Questo nuovo strumento, tra l’altro disponibile gratuitamente, offre un sistema di avviso di violazione dei dati completo e molto semplice da usare. A quanto pare, sarà sufficiente immettere la una casella e-mail per sapere se i dati del suo possessore sono stati trafugati.
Va considerato che, come specificato da Surfshark, Data Leak Checker non conserva in alcun modo gli indirizzi di chi utilizza tale servizio.
Furto dati online: come funziona il nuovo strumento di Surfshark?
Il Data Leak Checker lavora esaminando un enorme database, andando a cercare l’e-mail tra quelle rubate più o meno di recente dai criminali informatici. Inoltre, lo stesso va a monitorare il Web per individuare eventuali riferimenti all’indirizzo.
La scansione si conclude con un report accurato, costituito da due parti distinte: una dedicata alla violazione dei database e una che riguarda gli attacchi malware. Il nuovo strumento di Surfshark appare più che utile, tenendo conto di alcune recenti ricerche che sottolineano come, negli ultimi 20 anni sono trapelati circa 18 miliardi di account utente.
Il numero, vista la diffusione della rete e la scaltrezza dei cybercriminali, sembrano destinati ad aumentare drasticamente nel prossimo futuro.
Cosa fare in caso di violazione?
Gli stessi esperti di Surfshark offrono alcune indicazioni per chi scopre di essere vittima di un furto di dati online.
In primis, è essenziale intervenire immediatamente sulle password, cambiandole il prima possibile. Un’azione tempestiva, in questo senso, può fare la differenza.
A livello preventivo, abilitare l’autenticazione a due fattori può essere una scelta saggia, così come il costante controllo degli account più importanti (dai servizi bancari ai social network). Sempre in ottica prevenzione, adottare parole d’accesso complesse e cambiarle di tanto in tanto può essere un ulteriore step verso la sicurezza.