Dopo la notizia dell’avvio di un’indagine a carico di Amazon (La Commissione Europea apre un fascicolo a carico di Amazon), “la scure” della Commissione cala su Qualcomm.
La Commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, spiega che è stata comminata a Qualcomm una sanzione da 242 milioni di euro per abuso di posizione dominante. Secondo quanto è stato appurato nel corso delle verifiche, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2011, l’azienda di San Diego avrebbe venduto sotto costo i suoi chipset UMTS a Huawei e ZTE con il preciso intento di tagliare le gambe alla concorrenza e precisamente a Icera, azienda che nel 2011 era stata acquisita da NVidia e che nel 2015 ha interrotto le sue attività ma che all’epoca dei fatti era considerata come la rivale più agguerrita di Qualcomm.
“I chipset baseband sono componenti chiave per consentire ai dispositivi mobili di connettersi a Internet. Qualcomm ha venduto questi prodotti ad un prezzo inferiore a quello di costo a clienti chiave con l’intenzione di eliminare un concorrente“, ha dichiarato la Vestager. “Il comportamento di Qualcomm ha impedito la concorrenza e l’innovazione in questo mercato e ha limitato la scelta a disposizione dei consumatori in un settore con un’enorme domanda e un vastissimo potenziale sul versante dell’innovazione“.
La decisione della Commissione si basa anche sull’elevata quota di mercato appannaggio di Qualcomm che detiene circa il 60% della “torta” (quasi tre volte rispetto al suo principale concorrente) e alla presenza di barriere che sarebbero state elevate per sfavorire l’ingresso di nuovi attori.
Nella nota diramata dalla Commissione si legge anche che la natura mirata delle concessioni di prezzo fatte da Qualcomm ha consentito a quest’ultima di massimizzare l’impatto negativo sulle attività di Icera pur riducendo al minimo l’effetto sugli introiti complessivi di Qualcomm.
L’ammenda irrogata rappresenta l’1,27% del fatturato di Qualcomm nel 2018 e mira anche a dissuadere gli operatori del mercato dall’adottare in futuro tali pratiche anticoncorrenziali. A Qualcomm viene prescritto di astenersi in futuro dall’adottare pratiche simili a quella oggetto di contestazione.