QR Code e truffe: i consigli dell'FBI per evitare le frodi

Per l'FBI la questione QR Code e truffe è alquanto seria: ecco alcuni consigli dell'agenzia americana per evitare disastri.
QR Code e truffe: i consigli dell'FBI per evitare le frodi

Tutti noi conosciamo i QR code, ovvero quell’immagine quadrata scansionabile tramite telefono per ottenere varie informazioni, come link verso siti Web, menu virtuali per i ristoranti o altri contesti. In molti però, non sanno che questi possono essere anche molto pericolosi.

Nel 2022, infatti, l’FBI ha iniziato a ricevere segnalazioni di persone vittime di truffe perpetrate attraverso QR Code, con conseguenti perdite di dati personali o denaro. Questo tipo di frodi, a quanto pare, sembra concentrarsi sempre di più sul settore delle criptovalute. Questo perché le transazioni crittografiche vengono spesso effettuate tramite codici di questo tipo, rendendo tali operazioni facili da intercettare per un cybercriminale.

Così come altre truffe, anche quelle legate ai QR code si è evoluta con il passare dei mesi. Esche come buoni regalo o simili, sono sempre più diffuse e mietono un numero sempre maggiore di vittime. A prescindere dal contesto in cui i criminali informatici lavorano, l’FBI ha proposto una serie di consigli pratici per evitare possibili disastri.

In primis, la nota agenzia americana, sconsiglia fortemente di scansionare codici individuati in giro per le strade delle nostre città. Questa pratica, infatti, risulta alquanto pericolosa visto che non si conosce l’origine degli stessi.

QR Code e truffe? Dal 2022 sempre più casi secondo l’FBI

Alcuni truffatori incollano fisicamente codici fasulli su quelli legittimi. Se sembra che un codice sia stato manomesso, non va utilizzato in alcun modo.

Un altro consiglio dell’FBI è di evitare di inserire password o credenziali richieste eventualmente dopo la scansione dei codici. Questa tecnica, infatti, può essere utilizzata per rubare parole d’accesso al possessore dello smartphone.

Altro passo verso la sicurezza è quello di non scansionare QR code ricevuti in e-mail a meno di non essere del tutto certi della loro provenienza. In caso di dubbio, il consiglio è di contattare il presunto mittente attraverso un altro canale di comunicazione. Infine, va considerato che alcuni software antivirus risultano attivi anche in questo contesto, con analisi dei codici QR potenzialmente pericolosi.

Abbinare questi semplici consigli permette, nella maggior parte dei casi, di arrivare quasi ad annullare del tutto i rischi.

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