Configurare l’ambiente di lavoro per provare WordPress o verificare come si presenta un tema specifico, può essere cosa noiosa e piuttosto impegnativa. WordPress Playground mira a cambiare questo scenario presentando uno strumento che lavora interamente all’interno del browser Web senza la necessità di soddisfare alcun requisito per l’installazione del CMS.
Grazie a Playground è possibile costruire un intero sito, salvarlo e controllarne il comportamento, plugin compresi. Inoltre, a seconda delle specifiche necessità, si può chiedere a Playground di impostare versioni specifiche di WordPress e PHP. Così facendo, si possono verificare le difformità tra una release e l’altra o configurare PHP simulando le impostazioni adottate in produzione.
Cos’è e come funziona WordPress Playground
Creato dagli sviluppatori di WordPress, Playground mette a disposizione tutto ciò di cui ha bisogno lo sviluppatore direttamente all’interno del browser. Provate a visitare la pagina WordPress Playground: dopo pochi secondi di attesa, ci si trova dinanzi a un ambiente perfettamente funzionante che permette di creare un tema, un intero sito, testare un plugin e molto altro ancora.
Cliccando sul menu a tendina in alto a destra, si può impostare la versione di WordPress e di PHP preferite nonché definire la tipologia di storage utilizzata. L’opzione Temporary cancella i dati a ogni reload del sito WordPress; optando per Persistent le informazioni sono conservate nel browser locale; la voce Live directory from your computer assicura la memorizzazione più a lungo termine.
Playground utilizza le tecnologie più all’avanguardia per far funzionare le principali dipendenze di WordPress in JavaScript. Basti pensare che PHP viene eseguito come binario WebAssembly, MySQL è sostituito con SQLite tramite un apposito plugin WordPress; il server Web è implementato in JavaScript come Service Worker.
Come usare Playground e integrarlo nella propria applicazione
Playground nasce come applicazione pronta per l’uso: ci vogliono appena 5 minuti per iniziare a utilizzarla con profitto. Tuttavia, per sbloccare l’intero potenziale di Playground si possono usare le API (Application Programming Interface) che aiutano a realizzare cloni di siti Web attivabili con un solo clic e a costruire siti automaticamente senza alcun intervento manuale.
Tra i vari scenari di utilizzo, c’è anche la possibilità di allestire ambienti di sviluppo con un solo clic: sono utili per revisionare il codice, ai fini del’onboarding di nuovi sviluppatori, per il debug in tempo reale. Le possibilità offerte da Playground, tuttavia, sono pressoché infinite: nuovi campi applicativi emergono via via che si utilizza l’applicazione.
Il programmatore che avesse la necessità di integrare Playground nelle sue applicazioni, può farlo ricorrendo semplicemente al tag HTML iframe
. Digitando quanto segue, è possibile disporre il caricamento dello speciale ambiente per il testing di WordPress:
<iframe src="https://playground.wordpress.net/?mode=seamless"></iframe>
Come si vede, si possono usare dei parametri a livello di querystring. Nell’esempio ?mode=seamless
chiede a Playground di riempire l’intera pagina. Ma è possibile ricorrere anche all’uso di parametri quali ?php=8.0
, ?plugin=gutenberg
e altro ancora. La documentazione sulle Query API contiene tutti i dettagli.