La società svizzera Proton, specializzata in una serie di soluzioni mirate alla privacy online, si prepara a diventare una fondazione senza scopo di lucro. Di fatto, la compagnia segue la strada già tracciata da altre aziende nel contesto tech come Mozilla e Signal.
Secondo quanto sostenuto dal CEO della società, ovvero Andy Yen, questo è un modo per rendere Proton autosostenibile, senza la necessità di dover lavorare per ottenere sovvenzioni, donazioni o particolari legami commerciali con altre entità.
Nell’ambito tecnologico, esistono diverse filosofie per mantenere vivo un progetto. Signal, per esempio, si mantiene soprattutto grazie al sostegno di alcuni facoltosi investitori, mentre Mozilla sui ricavi ottenuti attraverso le ricerche di Google.
Per Yen, la chiave che può mantenere in ottima salute quella che ora è la Proton Foundation è operare in tutto e per tutto come un’attività senza scopo di lucro.
Proton diventa una fondazione senza scopo di lucro per mantenersi senza scendere a compromessi
In un post sul blog ufficiale di Proton, Yen ha voluto precisare come, a livello pratico, tutto ciò non cambierà il modo in cui la compagnia gestisce le sue attività principale.
Lo stesso ha sottolineato come Proton non abbia come principale focus il profitto, ma come sia necessario mantenere una certa resa per mantenere attivi i servizi e salvaguardare l’indipendenza e l’autosostenibilità della piattaforma.
D’altro canto, mantenendo un business basato sulla privacy, l’eventuale incontro con investitori potrebbe creare una sorta di conflitto di interessi. Proprio in questo senso, il modello senza scopo di lucro dovrebbe garantire una posizione coerente di Proton con la sua mission.
La compagnia in questione è nata a Ginevra nel 2014 e risulta famosa soprattutto per il servizio di posta elettronica crittografata ProtonMail, offerta a titolo gratuito agli iscritti. Oltre a questa, la compagnia offre anche altri strumenti a pagamento come una VPN e un gestore di password. Per il suo lancio sul mercato Proton ha raccolto, attraverso una campagna crowdfunding, circa 500.000 dollari.