Il funzionamento dei server DNS di Cloudflare è ben noto. Presentati ad aprile 2018 (vedere Server DNS 1.1.1.1: Cloudflare lancia il nuovo servizio che punta sulla privacy), supportano anche la cifratura delle richieste di risoluzione dei nomi a dominio evitando che vengano esposte in chiaro.
Cloudflare ha adesso annunciato la disponibilità di nuovi server DNS che permettono di esercitare un’azione di parental control proteggendo gli utenti dai malware e dai contenuti inadatti o sconvenienti.
Il nuovo servizio (gratuito) è stato battezzato “1.1.1.1 for Familes“: gli indirizzi da utilizzare come server DNS primario e secondario cambiano rispetto a quelli già noti.
Per bloccare pagine contenenti malware e materiale dannoso:
Server DNS primario: 1.1.1.2
Server DNS secondario: 1.0.0.2
Sono disponibili anche gli indirizzi IPv6: 2606:4700:4700::1112
e 2606:4700:4700::1002
.
Per bloccare malware e contenuti per adulti:
Server DNS primario: 1.1.1.3
Server DNS secondario: 1.0.0.3
IPv6: 2606:4700:4700::1113
e 2606:4700:4700::1003
Gli indirizzi dei server DNS che non applicano alcun tipo di filtro sono 1.1.1.1
e 1.0.0.1
(IPv4); 2606:4700:4700::1111
e 2606:4700:4700::1001
(IPv6).
Al solito i server DNS possono essere utilizzati a livello di singolo dispositivo oppure impostati sul router in modo che il loro impiego sia automaticamente suggerito a tutti i device che richiedono di ricevere la configurazione di rete via DHCP.
Nell’articolo Cambiare DNS in Windows, Linux, macOS e Android abbiamo pubblicato tutte le indicazioni per modificare i server DNS in uso su tutti i propri dispositivi.
Introducing 1.1.1.1 for Families — the easiest way to add a layer of protection to your home network and protect it from malware and adult content. https://t.co/Fz5vMEqNwv
— Cloudflare #BuiltForThis (@Cloudflare) April 1, 2020
Nelle scorse ore avevamo dato notizia delle conclusioni di un’indagine indipendente svolta da KPMG e tesa ad accertare le modalità con cui i dati degli utenti vengono gestiti da Cloudflare: Il servizio DNS di Cloudflare supera un’analisi indipendente in materia di privacy.