Project Silica: lo storage Microsoft per memorizzare dati in eterno

Microsoft migliora il suo sistema di archiviazione dati a lungo termine, praticamente all'infinito. Sarà utilizzato inizialmente sulla piattaforma cloud Azure. Cos'è e come funziona Project Silica.

Microsoft ha svelato nel 2019 il suo Project Silica, un metodo di conservazione a freddo dei dati che si propone come futura alternativa di supporti come CD, DVD e Blu-ray.
Se i CD e i DVD sono contraddistinti da una longevità nell’ordine di uno o due secoli, i dispositivi di memorizzazione Project Silica sarebbero molto più resistenti e durerebbero addirittura diversi millenni.

I ricercatori dell’azienda di Redmond hanno spiegato che Project Silica utilizza dei cristalli di silice (come il quarzo) di dimensioni pari a 7,5 x 7,5 x 2 mm, in grado di memorizzare 75,6 GB di dati, codice per la correzione degli errori compreso.

Project Silica memorizza file per millenni

Cos’è e come funziona Project Silica

A differenza dei CD, DVD e Blu-ray tradizionali, masterizzati usando una tecnica che introduce variazioni sulla superficie plastica del supporto “scrivibile”, Project Silica crea strati di reticoli e introduce deformazioni nelle particelle su scala nanometrica mentre un’intelligenza artificiale si occupa della correzione degli errori per garantire la longevità dei dati.

Un laser codifica i dati nel cristallo creando strati di griglie e deformazioni tridimensionali su scala nanometrica a varie profondità e angolazioni. Gli algoritmi di apprendimento automatico leggono i dati decodificando i modelli che si creano quando la luce polarizzata attraversa il vetro“, spiegano gli ideatori del nuovo sistema di storage.

Nel 2019 il primo test di Microsoft, eseguito con la collaborazione di Warner Bros, è consistito nella memorizzazione del film originale Superman del 1978 in un supporto Project Silica di piccole dimensioni, non più grande del palmo di una mano.

Ad ottobre 2023, l’azienda di Redmond afferma di aver aumentato la capacità dei supporti Project Silica fino a 7 Terabyte, circa 100 volte la capienza della versione originale. È l’equivalente di circa 1,75 milioni di canzoni: tutta la musica pubblicata in 13 anni di attività dell’industria discografica sta in un pezzo di vetro largo 7,5 cm per lato. Il periodo di conservazione dei dati sale invece a ben 10.000 anni. Un’eternità.

Dati al sicuro per sempre, o quasi, con i supporti Project Silica

Mentre il contenuto di un CD o DVD può rimanere integro e leggibile per uno o due secoli, purché conservato in condizioni adeguate e prestando attenzione a non danneggiarlo, Project Silica è quasi immortale.

Se CD e DVD “scadono” perché lo strato fisico di plastica inizia a decomporsi e l’integrità dei dati viene persa, Project Silica si candida per l’archiviazione di dati storici o preziosi tesori culturali, poiché i cristalli sono resistenti in ogni situazione. Anche quando non si seguono regole di conservazione particolari.

Scrittura dati vetro Project Silica

I portavoce di Microsoft sostengono che i cristalli Project Silica possono essere immersi in acqua bollente, inseriti nel microonde, arrostiti in un forno, puliti con una spugna abrasiva o un raschietto, portati vicino a un potente magnete senza causare il benché minimo problema.

Uno strumento per il backup dei dati a lungo termine sulla piattaforma Azure

Difficile pronosticare quale sarà l’impatto di Project Silica sul mercato ma quando si parla di un nuovo sistema di archiviazione dei dati, durevole e resiliente, per un’azienda come Microsoft che è fattivamente impegnata sulla piattaforma Azure, lo scenario potrebbe in futuro essere destinato a cambiare radicalmente. Anche perché detenere un brevetto come quello legato a Project Silica potrebbe rivelarsi una vera e propria miniera d’oro.

Per scrivere i dati, Microsoft sfrutta un laser a femtosecondi ultraveloce, un tipo di laser che emette impulsi estremamente brevi con durate dell’ordine dei femtosecondi, ovvero un quadriliardesimo di secondo (10-15 secondi). Questi impulsi laser sono estremamente rapidi e consentono di eseguire esperimenti e procedure che richiedono precisione a livello atomico o molecolare. Le informazioni possono essere lette senza limitazioni ma i dati non sono successivamente modificabili.

Ovviamente ciò che andrà verificato sono le performance ottenibili scrivendo sui voxel, i pixel tridimensionali di Project Silica: quali “masterizzatori” potranno essere utilizzati? Quali i lettori? Sicuramente ci sarà ancora tanto da lavorare perché di performance non si è parlato e possiamo immaginare che allo stato attuale le prestazioni non siano certo il punto forte di Project Silica.

Però, ancora una volta, ciò che i migliori cult di fantascienza – come Star Trek – avevano preconizzato sta per avverarsi.

L’immagine in apertura è tratta dal video “Preservare i dati per migliaia di anni nel vetro“.

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