Come accaduto per i dispositivi precedentemente commercializzati da Apple così come da altre società concorrenti, gli esperti di IHS (che ha acquisito la nota azienda specializzata nelle ricerche di mercato, iSuppli) hanno valutato i costi di produzione del nuovo iPad mini. Lanciato sul mercato anche nel nostro Paese, il tablet supercompatto col simbolo della mela morsicata costerebbe ad Apple circa 188 dollari. Dal momento che, nella versione base, il dispositivo viene venduto al prezzo di 329 dollari, il guadagno per Apple ammonterebbe a 141 dollari. Il profitto dovrebbe essere aumentato di 90 dollari nel caso nella versione dell’iPad mini dotata di 32 GB di memoria e di ben 162 dollari per quella equipaggiata con 64 GB di memoria. Da queste cifre, vanno ovviamente tolti i costi per le attività di ricerca e sviluppo insieme con altre spese che Apple è costretta ad affrontare per il lancio di un nuovo device come l’iPad mini. Lo studio elaborato da IHS, tuttavia, dovrebbe offrire un quadro piuttosto attendibile dei “margini” di Apple che, evidentemente, si fanno più “corposi” con la commercializzazione delle versioni del tablet dotate di più ampi quantitativi di memoria.
Gli esperti di IHS hanno però voluto porre l’accento su un altro aspetto: Samsung non ha realizzato i display del nuovo iPad mini. Come suggerivano alcune indiscrezioni, aprendo la scocca del nuovo device della Mela, ci si accorge che lo schermo è stato prodotto da LG ed AU Optronics. Il display, che utilizza una nuova tecnologia battezzata GF2 (l’obiettivo è quello di rendere lo schermo ancor più sottile), resta il componente più costoso (circa 80 dollari pari al 43% del costo di produzione complessivo). Samsung resta invece la società produttrice del processore A5 mentre la memoria flash sembrano realizzate da altre società sud coreane e giapponesi.