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Quando si parla di chip si pensa sempre ai semiconduttori ma la ricerca, da anni, sta facendo progressi sull’utilizzo di soluzioni e materiali alternativi.
I processori ottici hanno un grande potenziale e sono destinati ad avere un futuro splendente: non si tratta di una tecnologia nuova dato che se ne è parlato per tanto tempo e Intel, ad esempio, ha fatto importanti investimenti in questo campo.
Tuttavia, anche se le grandi aziende tecnologiche hanno programmato l’utilizzo dei processori ottici, i più importanti passi in avanti li stanno compiendo – come accade in altri settori – le società specializzate. È un po’ un copione già visto tante volte: le aziende specializzate, una volta portata a maturazione una tecnologia, vengono poi acquisite dai “colossi” più noti.
Secondo quanto emerso in queste ore gli ingegneri di Lightelligence sarebbero già riusciti a creare e rendere operativo un sistema integrato capace di moltiplicare di ben 100 volte le prestazioni della GPU nell’elaborazione di complesse operazioni matematiche.
Il prototipo presentato e completamente funzionante dimostra che l’evoluzione dei processori ottici sta procedendo rapidamente e che potremmo già essere relativamente vicini a dispositivi basati su questa tecnologia.
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Da Lightelligence si spiega che i suoi processori ottici sono stati utilizzati per eseguire calcoli basati sul modello di Ising, un modello fisico-matematico inizialmente ideato per lo studio del comportamento dei materiali ferromagnetici. Lo stesso modello ha però una valenza molto più generale e può essere adottato per descrivere fenomeni collettivi in numerosi ambiti.
Il lavoro svolto da Lightelligence ha evidenziato che per risolvere problemi NP-completi (ne abbiamo parlato nell’articolo dedicato ai problemi risolvibili da un computer quantistico) un suo processore ottico potrebbe essere fino a 100 volte più veloce di una GPU NVidia RTX 3080 che è già estremamente efficiente ed efficace in questo settore.
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I processori ottici e in seguito i sistemi di calcolo ottici saranno grandi alleati dell’intelligenza artificiale proprio per la loro grande capacità di risolvere operazioni matematiche complesse superando gli FPGA in termini di prestazioni: la velocità di trasmissione dei fotoni, infatti, rimane irraggiungibile con qualsiasi altro mezzo.
Il prezzo ovviamente sarà molto più elevato ma i costi si abbatteranno con il trascorrere del tempo. (ma non di prezzo, ovviamente, almeno nel breve e medio termine).