La prossima generazione di processori Intel a basso consumo energetico – Tiger Lake U – destinati ai sistemi portatili sarà presentata il prossimo anno. Si sa già che le nuove CPU verranno realizzate usando il processo litografico a 10 nm ma in queste ore sono state messe in evidenza – ovviamente in modo ufficioso – alcune novità interessanti.
Fonti vicine a Intel svelano in anticipo alcune delle principali caratteristiche dei nuovi processori: se si rivelassero corrispondenti al vero, la società guidata da Bob Swan riuscirebbe a compiere un bel balzo in avanti presentando CPU in grado di lavorare a frequenze più elevate, capaci di offrire prestazioni migliori a parità di consumi energetici rispetto alla precedente generazione.
Un campione di CPU Tiger Lake U “intercettato” in questi giorni, basato di 4 core fisici e 8 logici, è stato messo a confronto con un processore Core i7-1065G7 basato sulla stessa configurazione core/thread e capace di lavorare a una frequenza di base di 1,3 GHz e spingendosi in turbo boost fino a 3,9 GHz.
Il Tiger Lake U appena “avvistato” sembra funzionare a una frequenza più elevata, ben 4,3 GHz portando tutti i core contemporaneamente oltre i 4 GHz: Intel migliorerebbe così la tecnologia Turbo Boost che fungerebbe da volano per ottimizzare le prestazioni complessive della CPU.
La nuova architettura di Intel offrirà processori con diverso TDP: 15 e 28W. Nel primo caso, il Tiger Lake U è risultato mediamente più veloce del 17% rispetto all’Ice Lake U con un IPC incrementato di un 7% circa. Portando il TDP a 28W, i dati quasi raddoppiano tanto che il processore Tiger Lake U è risultato in media il 31% più veloce. Altri test avrebbero fornito risultati ancora migliori.
Intel si appresta quindi a erigere un muro intorno al suo “feudo” in ambito notebook: durante il 2020 verificheremo se le performance garantite dai nuovi Tiger Lake U saranno sufficienti per contrastare l’avanzata di AMD con Zen 3.