L’innovazione più attesa in casa Intel sono sicuramente i nuovi processori Alder Lake-S che saranno contraddistinti da un design ibrido (core ad alte prestazioni affiancati da core orientati al risparmio energetico). L’idea è stata evidentemente ripresa dalla soluzione big.LITTLE utilizzata nei SoC ARM: Processori Intel Alder Lake-S: fino 16 core fisici e supporto per le memorie DDR5.
Gli Alder Lake-S non sarà la prima linea di processori Intel prodotta a 10nm ma sarà la prima a raggiungere il mercato consumer mainstream con un’offerta ad alte prestazioni. Fino ad oggi abbiamo visto processori Intel a 10 nm solo nell’ambito dei dispositivi portatili con Cannon Lake, Ice Lake e Tiger Lake.
I nuovi Alder Lake-S useranno una versione migliorata del processo SuperFin che abbiamo visto nei chip Tiger Lake: si tratterà quindi di una sorta di processo 10nm+++.
In termini di IPC (istruzioni per ciclo) l’ultimo importante balzo in avanti è stato compiuto proprio con i Tiger Lake, una generazione di processori che può vantare prestazioni di primo livello in single-thread anche se a causa di problemi di efficienza e consumo energetico (è una generazione progettata per i portatili a basso consumo), le prestazioni in multithread possono variare notevolmente a seconda della configurazione utilizzata e del sistema di dissipazione del calore adottato.
Un nuovo importante salto sul piano del valore IPC si registrerà proprio con gli Alder Lake-S: con questi processori Intel non dovrà scendere a compromessi tra prestazioni e consumi energetici perché si tratta di una generazione rivolta ai sistemi desktop tanto che ci si aspetta un miglioramento del 20% in termini di IPC non rispetto ai Rocket Lake-S ma rispetto ai Tiger Lake.
Se questo dato venisse confermato il quadro si farà molto interessante per il mercato dei processori consumer.
Salvo imprevisti i processori Alder Lake-S saranno lanciati tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Questa generazione utilizzerà la memoria DDR5, supporterà PCIe Gen.5 e si servirà del socket LGA1700 (non potranno quindi essere usate le attuali schede madri LGA1200).
Saranno disponibili in configurazioni fino a 8 core ad alte prestazioni e 8 core ad alta efficienza, per un totale di 16 core fisici. Tutto sembra indicare che solo i primi supporteranno la tecnologia Hyper-Threading portando a 24 il numero dei thread.
Per quanto Intel sarà pronta con i suoi Alder Lake-S, AMD potrebbe riuscire a presentare sul mercato i suoi processori Zen 4 che costituiranno la base per le CPU Ryzen 6000. Questa generazione sarà prodotta ricorrendo a un processo a 5 nm che, secondo fonti vicine all’azienda, permetterebbe di migliorare l’IPC del 25% rispetto a Zen 3. I problemi di produzione che TSMC sta incontrando potrebbero però ritardare il lancio al 2022.
Se i miglioramenti in fatto di IPC di Alder Lake-S e Zen 4 fossero confermati, entrambe le piattaforme offriranno prestazioni in single thread molto simili usando approcci differenti: AMD manterrà un design MCM focalizzato sui core ad alte prestazioni.
Anche gli Zen 4 supporteranno memorie DDR5 e l’interfaccia PCIe Gen.5 ma a differenza degli Alder Lake-S i nuovi processori Ryzen 6000 dovrebbero essere compatibili con le attuali schede madri basate sui chipset della serie 500.