Processori ARM per i nuovi PC: ci lavorano NVidia e AMD

I processori x86 dovranno confrontarsi con nuovi rivali in ambito PC: NVidia e AMD presenteranno i loro SoC ARM destinati ai PC basati su Windows. Le due aziende rivaleggeranno con Qualcomm.

Il 2024 si preannuncia l’anno del vero sbarco della piattaforma ARM nel segmento dei PC. L’aveva pronosticato Qualcomm che parla di consacrazione dei SoC ARM in ambito personal computer sostenendo la tesi con il recente lancio di Snapdragon X. Il debutto con Snapdragon 8cx è stato piuttosto timido con Windows on ARM che ancora non ha saputo imporsi sul mercato.

All’orizzonte, con l’arrivo di competitor quali NVidia e AMD che cavalcheranno l’architettura ARM, sembra profilarsi una vera e propria rivoluzione nel segmento dei PC.

NVidia già detiene l’80% del mercato delle GPU per PC e vende la stragrande maggioranza di soluzioni per il settore HPC (High Performance Computing) e per le applicazioni legate all’intelligenza artificiale: qualche tempo fa ad un passo dall’acquisire ARM, la società guidata da Jen-Hsun Huang, starebbe per presentare SoC ARM destinati ai PC Windows.

AMD, forte dei suoi continui successi nell’ambito dei processori, mira a diversificare la sua offerta e in futuro, stando a quanto riferiscono fonti ben informate, sarebbe anch’essa intenzionata a rilasciare SoC ARM per i computer basati su Windows.

Windows on ARM con i nuovi processori NVidia e AMD

Microsoft avrebbe deciso di rompere gli indugi e premere l’acceleratore sulla piattaforma ARM come alternativa davvero percorribile alla tradizionale architettura x86 in ambito PC. L’obiettivo è rivaleggiare con Apple che ha accantonato i processori Intel per presentare nuovi Mac costruiti attorno a chip progettati e sviluppati in proprio, usando parte della proprietà intellettuale ARM.

L’azienda di Redmond sembra quindi percorrere la strada suggerita dall’ex manager di Apple Jean-Louis Gassée, che già nel 2020 invitava Microsoft a investire di più sui SoC ARM.

Nel 2016, Microsoft ha scelto Qualcomm per guidare l’iniziativa di transizione del sistema operativo Windows verso l’architettura ARM, tradizionalmente utilizzata sugli smartphone e sugli altri dispositivi mobili per via della sua efficienza energetica. La società guidata da Satya Nadella ha concesso a Qualcomm i diritti esclusivi per creare chip compatibili con Windows fino al 2024. Una volta scaduto l’accordo di esclusiva, tuttavia, alcuni nuovi grandi attori sono pronti ad entrare in questo mercato. NVidia e AMD sembrano essere i primi i nomi. E stando a quanto riferito, dovrebbero aver pronte i rispettivi SoC per i sistemi Windows on ARM entro il 2025.

Sfide stimolanti per NVidia e AMD

L’ingresso nel feudo delle CPU x86 rappresenta per NVidia un’espansione significativa del suo business. Non si tratta però, certo, di un’improvvisazione vista l’esperienza maturata dalla società di Huang nello sviluppo e nella realizzazione di SoC ARM per i data center. È quindi assolutamente ragionevole attendersi una “discesa in campo” dell’azienda in ambito workstation, notebook e desktop.

Va detto, tuttavia, che NVidia e AMD competeranno con attori affermati come Apple e Qualcomm, che producono chip basati su ARM per laptop rispettivamente dal 2016 e dal 2020.

Microsoft, da parte sua, sembra orientata a svincolarsi dalla storica “accoppiata” con Intel che portò a coniare il termine Wintel per riferirsi al binomio tra i due colossi dell’informatica mondiale. D’altra parte, se le quote di mercato cominciassero davvero a crescere in ambito PC, ARM stessa non permetterebbe mai che Qualcomm rimanga l’unico giocatore sul campo.

Insomma, i piani aziendali, gli affari e i destini di un crescente numero di aziende sembra sempre più legato a doppio filo in una partita che vede Microsoft investita della responsabilità principale. Windows on ARM ha fatto passi da gigante nel supportare codice x86-64: di base, infatti, il codice sviluppato per i chip x86 non è direttamente eseguibile (in modo nativo) sui SoC ARM. La sfida è migliorare il supporto delle applicazioni x86 su ARM, ben tenendo presenti le differenze tra architettura x86-64 e ARM64.

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