AMD sta lavorando sulla nuova architettura Zen 4 il cui lancio sarebbe previsto nel corso del 2022. Si era vociferato dell’arrivo dei processori di nuova generazione intorno alla fine di quest’anno ma considerata la situazione del mercato dei semiconduttori e con numerose indiscrezioni che fanno riferimento al debutto di Zen 3+ nel giro di qualche mese, è assolutamente ragionevole che Zen 4 possa essere presentata l’anno prossimo.
Zen 4 manterrà ovviamente il design MCM (multi-chip module), continuerà a usare lo schema a chiplet 8-core, un chip esterno per le operazioni di I/O e il sistema di interconnessione Infinity Fabric.
Una delle novità più importanti che Zen 4 introdurrà consiste nel passaggio al processo produttivo a 5 nm di TSMC che permetterà di ridurre le dimensioni dei transistor e di conseguenza aumentare la densità per millimetro quadrato ottenendo parimenti più chip per wafer. Lecito attendersi anche una maggiore efficienza energetica e un valore IPC (istruzioni per ciclo) migliorato rispetto a Zen 3.
Sarà anche interessante verificare a quali frequenze di clock riusciranno a spingersi i processori AMD Zen 4 e se riusciranno finalmente a rompere la barriera dei 5 GHz.
Beninteso, AMD ha ampiamente dimostrato con Zen 3 che non ha bisogno di usare la “forza bruta” (leggasi aumentare le frequenze di lavoro) per battere Intel ma raggiungere o superare il traguardo dei 5 GHz sarebbe come porre una sorta di “ciliegina sulla torta”.
Ormai è certo l’abbandono del socket AM4 che verrà sostituito dal successore AM5. Stando alle informazioni più recenti il socket AM5 dovrebbe accantonare l’attuale sistema PGA (Pin Grid Array) che AMD ha utilizzato anche con i processori Zen 3 e che si basa su una matrice di pin o “piedini”.
Comparativa tra un ipotetico chip Zen 4 di AMD e un Alder Lake-S di Intel. Fonte: Videocardz.
Zen 4 utilizzerà invece il sistema LGA (Land Grid Array) in cui i pin sono sostituiti con una matrice di contatti piatti. Un approccio che porta con sé diversi vantaggi rispetto a PGA: viene ad esempio azzerato il rischio di piegare un pin a causa di una manipolazione maldestra del processore.
Oltre al cambio di socket, all’utilizzo del processo produttivo più avanzato e al passaggio al sistema LGA, Zen 4 introdurrà alcune novità a livello di piattaforma come il supporto per la memoria DDR5 (non sarà assicurata retrocompatibilità con i moduli DDR4), l’interfaccia PCIe Gen4 con 28 piste, il supporto per processori con un TDP fino a 120W.
Si dice che alcune schede madri avranno una configurazione speciale offrendo la possibilità di installare processori fino a 170W.
Il processo costruttivo a 5 nm dovrebbe rendere più semplice per AMD aumentare il numero massimo di core e thread, sia nei processori Ryzen basati su Zen 4 che nei prossimi Threadripper ed EPYC. Nel caso dei Ryzen potremmo quindi vedere configurazioni fino a 32 core fisici mentre per quanto riguarda i processori destinati ad utilizzi professionali AMD potrebbe integrare addirittura ben 96 core.