I nuovi processori AMD per sistemi desktop della serie Ryzen 2000 saranno immessi sul mercato il prossimo aprile e non avranno una sezione grafica integrata.
Sin dal momento della presentazione delle prime due APU appartenenti a questa serie, la società di Sunnyvale ha evidenziato di poter proporre sia CPU economiche che prodotti a elevate prestazioni (anche se il gap rispetto ai processori Intel in single core resta importante).
Nel caso delle APU Ryzen 3 2200G e Ryzen 5 2400G (AMD presenta e mette in vendita le nuove APU Ryzen 3 2200G e Ryzen 5 2400G) va detto che la tecnologia XFR (eXtended Frequency Range), capace di aumentare la velocità di clock oltre la frequenza turbo dichiarata quando ne ricorrono le condizioni, può lavorare sull’intero chip e non soltanto quando risultassero in uso uno o due core. Una caratteristica che va certamente tenuta nella dovuta considerazione.
In queste ore sono emersi i risultati di alcuni benchmark che offrono alcuni indizi sulle prestazioni degli altri Ryzen 2000 ormai sulla rampa di lancio.
Il Ryzen 5 2600, per esempio, dovrebbe essere il 12% più potente in single core e il 13% in multi core rispetto al Ryzen 5 1600, processore di cui raccoglierà l’eredità.
I risultati dei test che sarebbero stati svolti con Geekbench descrivono un processore che, grazie anche al costo più economico rispetto alla concorrenza, è indubbiamente destinato a raccogliere il favore dell’utenza.
Diversamente dalle APU Ryzen 2000, le CPU come la Ryzen 5 2600 usano un dissipatore integrato o comunque un IHS (Integrated Heat Spreader) saldato con il processore al posto della soluzione tradizionale che prevede anche l’utilizzo della pasta termica.
Bisognerà perciò verificare in che modo i Ryzen 2000 migliorano la gestione delle temperature e quanto esse potranno innalzarsi senza problemi.