Chris Blizzard, Mozilla, è finalmente tornato a parlare della possibilità che Firefox abbracci un’architettura multiprocesso. Il browser opensource, infatti, si limita per adesso ad isolare il plugin di Flash Player in un processo separato: nel caso in cui si verificasse un crash nel componente di Adobe, questo non va ad impattare negativamente sulla stabilità di Firefox. Sebbene sia possibile applicare dei particolari “trucchi” per eseguire in un processo separato anche le altre tipologie di plugin, Firefox non esegue in modalità isolata, ad esempio, le varie schede come invece fa – sin dalla sua nascita – Google Chrome.
Mozilla iniziò a parlare dell’approccio a processi multipli già nel 2009 con la presentazione del progetto Electrolysis: la vastità e la complessità del codice alla base del funzionamento di Firefox ha però rallentato il processo che avrebbe dovuto portare all’integrazione della nuova architettura. Ancora oggi non è chiaro quando il browser potrà far propria un’impostazione simile a quella adottata da Chrome che, tra l’altro, porta con sé innegabili benefici in termini di sicurezza. Cosa certa, però, è che né Firefox 6.0 (la versione finale dell’applicazione sarà distribuita, secondo quanto riferito, il prossimo 16 agosto) né Firefox 7.0 (la prima beta dovrebbe essere pubblicata dopo ferragosto) “isoleranno”, in processi separati, le varie “tabs“.
Blizzard ricorda, intanto, i benefici di cui gli utenti di Firefox potranno godere dopo l’integrazione della nuova funzionalità. Non appena la gestione di ogni scheda sarà demandata ad un singolo processo, spiega Blizzard, il browser diverrà automaticamente più snello rispondendo più velocemente alle richieste degli utenti. Tra le migliorie anche un più parsimonioso utilizzo delle risorse hardware sulle macchine dotate di processori multicore, una drastica riduzione dei crash che impattano sull’intero browser ed, ovviamente, l’introduzione di un meccanismo di sandboxing in grado di proteggere l’utente dalle minacce che tentassero di oltrepassare il contesto di esecuzione del browser web.
Secondo Blizzard, anche se trattasi di uno degli aspetti più delicati, nel caso di Firefox, che dovrà essere ben soppesato, la nuova funzionalità permetterà di ridurre i problemi legati alla frammentazione della memoria e di consentire al browser una più efficiente liberazione della memoria non appena vengono chiuse le varie schede. Il team “MemShrink” di Mozilla ha già promesso novità importanti già dal momento dell’uscita di Firefox 7 garantendo un utilizzo più parsimonioso ed efficace della memoria.
Tutte le innovazioni delle quali si sta cominciando a parlare, sembrano volte a rafforzare la posizione di Firefox nel mondo dei browser web in un mercato che sta rapidamente mutando. Da mesi, secondo le statistiche di NetApplications, Firefox non evidenzierebbe segnali di crescita in termini di quote di mercato mentre Google Chrome sta continuando a raccogliere consensi. Molti analisti auspicano, per Mozilla Firefox, un cambio di rotta e l’introduzione di caratteristiche innovative.