L’architettura RISC-V continua a fare passi avanti per diventare una concreta alternativa alle piattaforme x86 e ARM nei vari segmenti di mercato. Uno degli aspetti più interessanti di RISC-V che sta destando grande interesse tra i big dell’industria è che l’architettura è completamente esente da royalty quindi è utilizzabile da chiunque senza il versamento di un centesimo.
SiFive è uno dei tanti membri di RISC-V International, organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di sviluppare e promuovere l’architettura.
A testimonianza di quanto SiFive sia considerata l’architettura del futuro sono tantissime le aziende di spicco che hanno deciso di partecipare al progetto: tra di esse ci sono Google, Qualcomm, NVidia, Samsung, Micron e Microsoft.
Intel ha annunciato che produrrà anche chip RISC-V in collaborazione con SiFive e non è un segreto che Apple sta lavorando sui suoi processori RISC-V come futura alternativa ad ARM.
Nel corso della conferenza RISC-V Summit, al via settimana prossima in California, SiFive presenterà il suo nuovo SoC Performance P650 che migliora le prestazioni del 50% rispetto alla generazione precedente.
Performance P650 vuole proporsi come alternativa ad ARM con prestazioni che sono paragonabili a quelle del Cortex-A77, core di fascia media che la società britannica ha presentato un paio di anni fa.
Questo significa che il miglior SoC di SiFive non è ancora in grado di competere realmente con qualsiasi chip realizzato oggi da Qualcomm, Samsung, Apple e forse nemmeno da MediaTek ma il balzo in avanti del 50% in termini di performance mette in evidenza l’elevato potenziale in ottica futura.
Tanto che Patrick Little, CEO di SiFive, ha affermato che entro il 2023 probabilmente vedremo sul mercato il primo smartphone basato su SoC RISC-V sottolineando le enormi potenzialità dell’architettura e del design della sua azienda.
RISC-V è ancora agli albori ma il chip di sicurezza Google Titan M2 poggia il suo funzionamento proprio su questa architettura.
SiFive è stata fondata una decina di anni fa presso l’Università della California a Berkeley con il preciso obiettivo di sviluppare un nuovo design di “chip aperto” da produrre con un approccio più economico, più libero e senza royalty da pagare.
Un po’ come fa ARM anche SiFive non produce direttamente i chip ma dà in licenza i suoi progetti ad altre aziende che poi li personalizzano.
Tante startup stanno investendo su RISC-V: citiamo ad esempio Tenstorrent il cui CTO, Jim Keller, non ha certo bisogno di presentazioni avendo ricoperto posizioni di primo piano in Intel, AMD e Tesla. Il suo prezioso lavoro in AMD è stato ricordato di recente in occasione dei primi cinque anni dei processori Ryzen: Keller è stato il progettista che più ha contribuito alla nascita della fortunata architettura Zen (ha risollevato le sorti di AMD e ha rilanciato l’azienda in tutti i segmenti di mercato).
Un’altra startup che merita una menzione speciale è Esperanto Technologies: ha presentato un progetto di chip per l’intelligenza artificiale con più di 1000 core RISC-V. Il gigante cinese dell’ecommerce Alibaba ha invece presentato un progetto di chip RISC-V che chiunque può utilizzare.