Primi abusi su Bluesky: quadruplicato il numero dei moderatori

Bluesky ingaggia 75 nuovi moderatori dopo i primi casi di materiale pericoloso: ecco il piano per tenere sotto controllo i contenuti.
Primi abusi su Bluesky: quadruplicato il numero dei moderatori

La crescita esponenziale di Bluesky, che ha superato di recente i 20 milioni di utenti attivi, sembra stia cominciando a comportare una serie di “effetti collaterali” quasi fisiologici.

Con i primi casi di pubblicazione rispetto a contenuti considerati violenti o comunque inaccettabili, la piattaforma ha deciso di passare da 25 a 100 moderatori. Già nei mesi scorsi Bluesky aveva annunciato l’intenzione di ampliare il proprio team, costruendo un sistema di moderazione su misura, con personale per ogni contesto territoriale e culturale.

In questo momento il social network adotta un sistema ibrido, basato su report degli utenti e sistemi automatizzati. Nonostante ciò, come ammesso dalla piattaforma stessa, è difficile agire in modo efficace in qualunque regione. In alcune zone un termine può avere un significato offensivo, mentre in altre essere del tutto innocuo.

Primi casi di contenuti pericolosi: Bluesky aumenta personale e adotta strumenti specifici

A rendere ancora più delicata la situazione vi è il già citato aumento di contenuti dannosi che si sono riversati su Bluesky nelle ultime settimane. Nello specifico, il social sembra aver dato priorità per contrastare  la moderazione per quanto concerne la sicurezza degli utenti più giovani.

Nello specifico, secondo quanto riportato da Lordrix, Bluesky ha deciso di utilizzare Safer. Questo è uno strumento di rilevamento di contenuti illegali che dovrebbe individuare qualunque tipo di materiale che riguarda potenziali abusi sessuali su minori.

Un altro problema per la piattaforma potrebbe venire dalla Commissione europea e dai suoi regolamenti. Secondo un portavoce della CE, Bluesky non ha ancora creato una pagina dedicata per indicare il numero di utenti residenti in UE, risultando teoricamente illegale in Europa. In risposta a tale segnalazione, la compagnia ha già consultato un team di avvocati per riallinearsi con il regolamento della CE.

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