Microsoft è in Italia, con i suoi prodotti e servizi, da oltre 40 anni. L’azienda ha rivestito un ruolo centrale nella digitalizzazione del Paese, negli ultimi anni grazie al forte impulso che ha impresso la piattaforma cloud Azure sull’introduzione di servizi innovativi e nell’ambito della modernizzazione, semplificazione e velocizzazione dei processi aziendali. Nel 2020 Microsoft ha fatto un investimento da 1,5 miliardi di dollari nel Piano Ambizione Italia che aveva proprio come obiettivo quello di sostenere la trasformazione digitale delle imprese nostrane. La presentazione della prima Cloud Region italiana di Microsoft rappresenta un’importante pietra miliare del piano svelato alcuni anni fa.
Cos’è una Cloud Region
Una Cloud Region (o semplicemente “region“) si riferisce a una specifica area geografica in cui un provider di servizi cloud ha localizzato i suoi data center. È un concetto utilizzato dai principali provider di servizi cloud e riveste oggi un ruolo sempre più centrale, soprattutto nell’ottica di gestire ed erogare i dati vicino alla posizione geografica dove si trovano gli utenti che li richiedono.
Le Cloud Region sono distribuite in diverse posizioni geografiche in tutto il mondo, con i fornitori di servizi servizi cloud scelgono strategicamente queste locazioni per garantire una copertura globale e ridurre la latenza per gli utenti finali. All’interno di una stessa Cloud Region possono essere definite diverse Availability Zones: sono localizzazioni fisiche separate all’interno della stessa region con infrastrutture di rete, alimentazione e raffreddamento indipendenti. Questo offre una maggiore resilienza e disponibilità per i servizi cloud, consentendo agli utenti di distribuire le loro applicazioni e dati in modo ridondante e resiliente, anche all’interno della stessa region.
Una region italiana è essenziale, oltre che per massimizzare le prestazioni, anche per questioni relative alla conformità normativa. L’Europa è fortemente impegnata nel mettere nelle mani degli interessati strumenti utili a mantenere i dati entro i confini dell’Unione. Non solo. Si parla di certificazione cloud europea con il preciso obiettivo di spingere sulla sovranità dei dati ovvero fare in modo che siano gli stessi utenti a poter gestire i loro dati all’interno di sistemi dislocati nell’Unione Europea.
La Cloud Region di Microsoft
La nuova region italiana, la prima Cloud Region Microsoft nel nostro Paese, mette a disposizione delle organizzazioni italiane pubbliche e private l’accesso a servizi cloud scalabili, sicuri e resilienti spingendo l’acceleratore proprio sul concetto di sovranità dei dati. L’obiettivo, come sottolineato nel corso della presentazione odierna, è quello di continuare a sostenere le aziende impegnate nel digitale e le loro più moderne strategie di sviluppo investendo in maniera seria sul Made in Italy.
La Cloud Region Microsoft è composta da tre datacenter localizzati in Lombardia, in grado di garantire i massimi livelli di sicurezza, privacy e performance. Sarà disponibile a partire dalle prossime settimane per le aziende che utilizzano Microsoft Azure o Microsoft 365. Presto seguiranno Dynamics 365 e Power Platform.
Con il Piano Ambizione Italia sono state create nuove opportunità di crescita attraverso la tecnologia cloud per le imprese, per modernizzare la Pubblica Amministrazione e formare i professionisti sulle competenze digitali necessarie per portare a compimento la transizione digitale del Paese. Basti pensare che Microsoft ha raggiunto qualcosa come 3 milioni di soggetti con percorsi di formazione e sostegno dello studio.
Effetti benefici per l’economia italiana
Grazie anche ai datacenter dispiegati nel milanese, Microsoft conta – con la collaborazione di 32 partner italiani – di generare un impatto positivo sull’economia italiana pari a 135 miliardi di dollari creando oltre 237.000 nuove opportunità di lavoro entro il 2027. La Cloud Region presentata quest’oggi, inoltre, vale circa il 17,1% del totale dei nuovi ricavi stimati. Tutti i dati sono figli dell’analisi elaborata da IDC.
Fattore abilitante per la crescita del Paese, la Cloud Region aiuterà a stimolare l’innovazione per tutte le aziende italiane. Con il nuovo schema per la fornitura dei servizi cloud strettamente imperniato sull’Italia, Microsoft si conferma inoltre un fornitore di primo piano per la Pubblica Amministrazione, come parte del Polo Strategico Nazionale (PSN). L’azienda guidata da Satya Nadella fa leva, infatti, su Microsoft Cloud for Sovereignty. Si tratta di una soluzione introdotta nel luglio 2022 che soddisfa gli standard di classificazione dei dati del governo nazionale e supporta gli obiettivi di trasformazione digitale del Paese con tecnologie basate su cloud pubblico, controlli e policy governance.
L’Italia si aggiunge alle oltre 60 Cloud Region Microsoft distribuite in tutto il mondo. Diventerà inoltre una delle più ampie delle 17 region annunciate o già operative in Europa.
“Con la prima Cloud Region, vogliamo consolidare ulteriormente il nostro impegno quale partner strategico per la crescita dell’Italia grazie all’innovazione digitale. Insieme ai nostri partner, siamo al fianco delle imprese italiane, pubbliche e private, per offrire loro un accesso a servizi cloud innovativi e sicuri attraverso i quali potranno migliorare la competitività e lo sviluppo sostenibile. Questo è il più grande investimento che Microsoft ha fatto in Italia in questi 40 anni con tecnologie e programmi per generare un ecosistema virtuoso di innovazione nel nostro Paese“, ha commentato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. Evidenziando anche come quella di oggi sia una data storica che funge da kickoff per i prossimi 40 anni di attività Microsoft nel nostro Paese.
Nuova generazione di datacenter per aiutare le organizzazioni a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità
I rappresentanti di Microsoft hanno voluto evidenziare, inoltre, come la nuova region aiuterà le imprese a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità. I datacenter Microsoft sono infatti progettati secondo logiche di sostenibilità e circular economy.
Entro il 2030 Microsoft sarà carbon negative. Non oltre il 2050 l’azienda eliminerà tutte le emissioni di carbonio prodotte direttamente o tramite il consumo elettrico dalla sua fondazione nel 1975. Vengono ricomprese anche le attività legate ai datacenter.
Entro il 2025, l’azienda passerà a una fornitura di energia rinnovabile al 100%. Ciò significa che avrà stipulato contratti di acquisto di energia verde per il 100% dell’elettricità consumata da tutti i suoi data center.
Microsoft sta riducendo l’uso dell’acqua di raffreddamento nei suoi datacenter. Stima che si servirà di acqua per raffreddare il datacenter italiano per meno del 5% dei giorni dell’anno.