Un single-board computer come Raspberry Pi 4 non integra di suo alcun sistema per la dissipazione del calore.
Quando impegnato in elaborazioni particolarmente gravose, sul processore Broadcom installato sulla scheda (Raspberry Pi 4: presentazione dettagliata della nuova scheda) potrebbe attivarsi il thermal throttling con la diminuzione della frequenza di lavoro (e quindi delle prestazioni) in caso di un importante aumento delle temperature.
Negli ultimi 18 mesi la fondazione Raspberry Pi ha affrontato il problema tanto che a novembre 2019 rilasciò un aggiornamento con l’obiettivo di ottimizzare la gestione della potenza. Un’ottimizzazione che pur risolvendo il problema nella maggior parte dei casi non è riuscito a eliminare i problemi di surriscaldamento con i carichi di lavoro più pesanti o i periodi di utilizzo più lunghi.
Così Raspberry Pi Foundation ha appena presentato un apposito dissipatore che si installa perfettamente nel case ufficiale per la Raspberry Pi 4. Il dispositivo è formato da una cover in plastica sulla quale è fissata una ventola. Sul processore Broadcom va invece installato il dissipatore vero e proprio.
Secondo la fondazione, la nuova soluzione per smaltire il calore prodottosi durante il funzionamento della Raspberry Pi 4 riuscirebbe a mantenere la temperatura di lavoro della scheda sempre al di sotto dei 70 °C.
Come accade per tutti gli altri prodotti ufficiali, il dissipatore sarà acquistabile presso i venditori autorizzati da Raspberry Pi al prezzo ridottissimo di appena 5 dollari. Per maggiori informazioni è possibile fare riferimento a questa pagina.
La soluzione appena presentata, oltre a fornire una soluzione a un problema piuttosto diffuso, fa il paio con l’arrivo della tastiera Raspberry Pi 400 che contiene già di per sé hardware paragonabile a quello usato sulla Raspberry Pi 4: Raspberry Pi 400: il computer a forma di tastiera. Si collega a monitor e TV via HDMI.