Dinanzi ad una platea gremita, Tim Cook, CEO di Apple, è salito sul palco dello Yerba Buena Center di San Francisco per presentare le principali novità della Mela per prossimi mesi.
L’evento di oggi è iniziato con un’attenzione particolare nei confronti della Apple TV che viene adesso presentata ad un prezzo ribassato (69 dollari). Da Apple si è precisato che l’azienda ha già siglato numerosi accordi con network televisivi e produttori di contenuti, con lo scopo di proporre un’offerta sempre più ampia agli utenti della Apple TV, media player e mini-console da collegare al televisore.
Tim Cook ha poi fatto il punto della situazione su Apple Pay spiegando che il servizio per la gestione dei pagamenti elettronici è adottato da un sempre maggior numero di grandi catene e negozi. E ha parlato poi di HealthKit e HomeKit, strumenti che raccolgono i trend del momento: controllo dello stato di salute e domotica/Internet delle cose. Sono già 900 le app compatibili con HealthKit create per monitorare i parametri vitali e la propria attività fisica.
Fin qui la presentazione odierna è sembrata un po´ un déjà vu.
ResearchKit, una piattaforma per facilitare le ricerche in campo medico
Dopo aver preso la parola, Jeff Williams ha presentato ResearchKit un framework pensato per trarre il massimo beneficio dalle ricerche in campo medico.
L’applicazione consente a chi è affetto da varie patologie di interagire con i medici e di ottenere suggerimenti immediati. I dati raccolti potranno essere utilizzati dagli esperti per ampliare le loro ricerche e per ulteriori studi clinici.
ResearchKit sarà un prodotto opensource, con il preciso obiettivo di permetterne l’utilizzo a quante più persone possibile. Per il momento, sull’App Store vengono portate al debutto le prime cinque app create utilizzando il framework.
La gamma dei MacBook
Anche in questo caso, presentando le novità che riguardano i MacBook, i portavoce di Apple sono partiti dalla celebrazione dei successi: +21% in termini di vendite nel corso dell’ultimo anno.
Con i nuovi MacBook, si è innanzi tutto voluto puntare su un’ulteriore riduzione del peso (907 grammi, un record per i notebook col simbolo della mela morsicata) e dello spessore: 13,1 millimetri contro i 17,3 millimetri del MacBook Air. Rinnovata anche la gamma dei colori: argento, oro e grigio (space gray).
Rinnovata anche la tastiera che occupa tutto lo spazio disponibile ed è stata ripensata completamente: grazie ad un nuovo meccanismo “a farfalla”, ogni singolo tasto è più stabile rispetto al passato ed è il 17% più grande.
Il nuovo trackpad è invece in grado di rilevare quanto energicamente viene premuto riuscendo così a capire quando viene toccato un maniera leggera e quando invece in modo più “pesante”. Grazie a questo “inedito” comportamento, è possibile attivare nuove funzionalità che consentono di migliore l’esperienza d’uso di tutti i giorni, anche durante la semplice navigazione sul web.
Quanto più si preme sul trackpad, tanto più si può far avanzare – ad esempio – un video riprodotto con QuickTime.
Di nuova concezione anche il display Retina che, rispetto al passato, è meno esoso in termini di energia (-30%).
“Sotto il cofano” dei nuovi MacBook non girerà più alcuna ventola di raffreddamento; il nuovo processore Intel Core M è capace di lavorare con soli 5 Watt; la nuova batteria garantisce una maggiore autonomia rispetto al passato (fino a 9 ore di navigazione sul web; fino a 10 ore di riproduzione di contenuti multimediali).
Per quanto riguarda le connessioni esterne, i MacBook di nuova generazione punteranno sull’interfaccia USB-C.
Il “prezzo d’ingresso” sarà di 1.299 dollari per un sistema dotato di schermo Retina da 12 pollici, processore Intel Core M dual-core 1,1 GHz, scheda video Intel HD 5300, 8 GB di memoria RAM, 256 GB di storage SSD. Una seconda versione (dotata di SSD da 512 MB e processore da 1,2 GHz) sarà commercializzata a 1.599 dollari.
I nuovi sistemi MacBook andranno sul mercato a partire dal prossimo 10 aprile.
Completano la nuova gamma il nuovo MacBook Pro con display da 13 pollici ed il MacBook Air dotato di processori Intel di quinta generazione ed interfaccia Thunderbolt 2.
Apple Watch
L’evento di oggi ha poi visto protagonista il primo dispositivo indossabile di Apple. Apple Watch, com’era già noto, viene commercializzato nella versione base, più economica, Sport (realizzato in alluminio anodizzato; colore grigio od argento).
Un gradino più in alto si pone l’Apple Watch “standard” in acciaio inossidabile; segue poi Apple Watch Edition, in oro 18 carati.
Indipendentemente dalla versione scelta, lo smartwatch si propone come un prodotto estremamente personalizzabile, ha spiegato Cook.
Si chiamano “glances” (“sguardi”) gli strumenti che è possibile utilizzare per interagire con Apple Watch: questo lo sapevamo. Cook ha però mostrato degli utilizzi pratici: i glances permettono di avere un riscontro immediato sulle informazioni che interessano maggiormente l’utente.
Apple Watch vuole anche incoraggiare a fare attività fisica: il dispositivo monitora infatti il tempo che si sta seduti e suggerisce quali esercizi fare per restare in forma.
Tutte le informazioni più utili saranno visualizzate direttamente dallo smartwatch, senza più il bisogno di estrarre l’iPhone dal taschino. Anche perché le stesse notifiche che appaiono sull’iPhone verranno ripodotto sull’Apple Watch.
Per parlare con l’assistente digitale Apple Siri e richiedere istantaneamente delle informazioni, basterà sollevare il braccio, un po´ come l’orologio di Dick Tracy o quello di Michael Knight.
In termini di applicazioni, ha spiegato Kevin Lynch, la dotazione è già piuttosto ricca.
Apple Pay diventa immediatamente fruibile dall’Apple Watch cosicché si possano effettuare acquisti in mobilità usando solo l’orologio intelligente. Sul palco poi, sono stati dimostrati altri possibili utilizzi: si può navigare comodamente tra le foto di Instagram sfiorando il display dello smartwatch; prenotare un’auto con Uber; ottenere immediatamente la carta d’imbarco quando si è in prossimità dell’aeroporto; effettuare il checkin automatico in alcuni hotel ed aprire comodamente la camera d’albergo.
Molto attesa la conferma del dato sulla durata della batteria dell’Apple Watch: i portavoce della Mela parlano di 18 ore di utilizzo continuativo.
Per ricaricare la batteria dell’Apple Watch basterà collegare il caricabatterie magnetico in corrispondenza del dorso del dispositivo indossabile.
L’app Apple Watch installabile sul proprio iPhone aggiornato ad iOS 8.2 è già scaricabile gratuitamente dallo store della società di Cupertino.
A disposizione degli sviluppatori c’è il WatchKit SDK, così da ampliare ulteriormente il numero di app a disposizione dei possessori dello smartwatch della Mela.
I preordini dell’Apple Watch saranno registrati a partire dal prossimo 10 aprile. Da quella stessa data, gli interessati potranno provare in prima versiona i nuovi smartwatch presso i negozi della Mela.
L’Apple Watch sarà poi immesso sul mercato il 24 aprile in nove nazioni, tra le quali non c’è l’Italia (in Europa si partirà solamente con Germania, Francia e Regno Unito). In Italia il lancio dell’Apple Watch avverrà in un secondo tempo.