Un importante fornitore di Tesla, il gigante cinese delle batterie CATL, ha presentato il suo ultimo prodotto che mira a risolvere le limitazioni di ricarica e autonomia delle auto elettriche. La nuova batteria LFP, chiamata Shenxing sarebbe in grado di offrire fino a 400 chilometri di autonomia con un ricarica di appena 10 minuti. La produzione inizierà entro la fine di quest’anno.
Ovviamente non sono stati ancora effettuati test indipendenti, quindi non ci sono elementi utili ad avallare o, viceversa, a confutare le dichiarazioni del produttore asiatico. CATL afferma che la batteria Shenxing si carica all’80% in 10 minuti a temperatura ambiente e lo stesso processo di ricarica non richiede più di 30 minuti a temperature inferiori, fino a -10°C.
Cos’è una batteria LFP e come si presenta quella realizzata da CATL per i veicoli elettrici di nuova generazione
Il dispositivo sviluppato e realizzato da CATL, è descritto come la prima batteria LFP 4C superfast al mondo. La sigla LFP sta per fosfato di ferro e litio, un tipo di chimica delle batterie che Tesla ha adottato nel 2021 per le sue auto al posto della soluzione nichel-cobalto-alluminio (NCA), almeno per alcuni veicoli. Con “4C”, invece, CATL fa riferimento al fatto che la batteria Shenxing sarebbe capace di ricaricarsi rapidamente, fino a quattro volte la sua capacità nominale in un certo intervallo di tempo. Spieghiamo meglio questo concetto.
Un pacco batteria da 80 kWh può essere ricaricato, a detta dei tecnici e dei responsabili di CATL, fino a 320 kWh raggiungendo il 100% della capacità complessiva in appena 15 minuti. L’indicazione 4C suggerisce appunto che la ricarica della batteria avviene con un flusso di energia che è quattro volte la sua capacità nominale.
L’autonomia complessiva della batteria CATL dovrebbe inoltre assicurare un’autonomia di oltre 700 chilometri con una carica completa. Ad ogni modo, il produttore non specifica quale ciclo di test ha utilizzato.
Le batterie LFP sono considerate più economiche e più durevoli rispetto alle già citate NCA e a quelle NMC (nichel-manganese-cobalto). Sono tuttavia più deboli in termini di densità energetica e durante i processi di ricarica a basse temperature.
Secondo CATL, le ottimizzazioni applicate sulla batteria LFP appena svelata consentirebbero di massimizzare la risposta alla ricarica e velocizzare la conduzione di corrente. Gli ingegneri della società hanno inoltre messo a punto una soluzione a elettrodi multipli per trovare un perfetto equilibrio tra ricarica rapida e lunga autonomia.
Attenzione ai numeri
Quando un produttore di batterie per veicoli elettrici afferma che una batteria LFP consente di ottenere un’autonomia di 400 km in 10 minuti, è importante considerare diversi fattori e comprendere il contesto in cui questa affermazione viene fatta. Ad ogni modo, se CATL ha davvero preso come riferimento un pacco batteria da 80 kWh, allora la velocità di ricarica e l’autonomia descritte sono davvero interessanti rispetto a quello che offre attualmente l’industria delle auto elettriche.
Basti pensare, infatti, che i veicoli Tesla (citiamo l’azienda di Elon Musk in quanto cliente di CATL) montano ad oggi batterie comprese tra 50 e oltre 100 kWh, a seconda del modello e della versione della vettura (le edizioni Long Range e Performance montano pacchi batterie più generosi).
CATL ha raggiunto il 35% della quota di mercato globale nel mercato delle batterie EV (Electric Vehicle), destinate cioè ai veicoli elettrici, durante il primo trimestre 2023.
Come spiega Wu Kai, Chief Scientist di CATL, “mentre i possessori di veicoli elettrici passano da utenti pionieri a utenti ordinari, il nostro compito è quello di rendere la tecnologia per l’alimentazione dei veicoli accessibile per tutti“. Il mercato delle auto elettriche sta comunque rallentando su scala globale a causa della diminuzione dei sussidi governativi e della contrazione dei consumi in seguito alla recessione economica post-COVID: l’obiettivo è quello di invertire rapidamente la rotta.