La capacità dei chip di memoria NAND utilizzati nelle unità SSD è notevolmente aumentata grazie all’utilizzo di tecniche per la conservazione di un maggior numero di bit – e, conseguentemente – livelli di tensione per singola cella (si pensi a TLC, Triple Level Cell) ma soprattutto in forza dell’utilizzo della tecnologia 3D NAND (permette di gestire decine di livelli di memoria in un singolo chip).
Un chiaro esempio di che cosa si può ottenere con la tecnologia attuale è Catalina.
Prodotto da una giovane azienda, NGD Systems, creata nel 2013 per lavorare sullo sviluppo di una nuova generazione di SSD, Catalina è un’unità a stato solido che utilizza un’interfaccia PCIe 3.0 x4, che sfrutta ben 12 schede in formato M.2 e che ha una capienza di 24 Terabyte.
NGD detiene diversi brevetti per ciò che concerne i controller per SSD: in questo caso Catalina fa uso di un controller ASIC incaricato del controllo degli errori e della gestione dell’algoritmo proprietario Elastic FTL (Flash Translation Layer).
Il prodotto presentato da NGD può trasferire dati fino a 3990 MB/s con un consumo di 15,6 W.
Stando a quanto riferito, il controller ASIC sarebbe composto di diversi core Cortex-A9 e sarebbe ottimizzato per migliorare il parallelismo nel trasferimento delle informazioni.
L’SSD Catalina sarà disponibile in diversi modelli, tutte basate sull’utilizzo di chip di memoria prodotti da Micron. Il prezzo non è stato ancora rivelato ma è evidente che si tratti di un dispositivo progettato per il settore business.
NGD ha rivelato che saranno disponibili versioni che sfruttano il connettore Mezzanine.