È un’applicazione tutta italiana quella che è stata appena decretata la vincitrice assoluta, a livello mondiale, in occasione del “Mobile Premier Award 2013“, premiazione svoltasi sul palcoscenico del Mobile World Congress di Barcellona. Atooma, questo il nome del progetto che ha ottenuto la palma d’oro, è un’applicazione per dispositivi Android che, così come suggerisce il nome, permette l’automatizzazione di un gran numero di operazioni.
Atooma (il sito ufficiale non è al momento raggiungibile) porta una ventata d’innovazione sulla piattaforma contraddistinta dal robottino verde: ad installazione avvenuta, infatti, è possibile sfruttare le informazioni che vengono elaborate da parte di altre applicazioni o le indicazioni ottenute attingendo ad altre app per richiedere l’effettuazione, in automatico, di altre attività.
Atooma lascia ampio spazio alla fantasia ed alla creatività dell’utente. Si può, ad esempio, fare in modo che gli SMS in arrivo possano essere automaticamente letti dalla voce sintetizzata di Android, impedire che il telefono suoni o si colleghi ad una rete dati quando l’autonomia della batteria fosse in procinto di terminare, richiedere il salvataggio automatico delle e-mail o degli allegati ricevuti sul proprio account Dropbox, verificare lo stato del traffico ed anticipare la sveglia nel caso in cui si dovessero rilevare condizioni critiche e così via.
L’applicazione rende fruibile a tutti una logica di tipo “se, allora” (se si verifica un evento effettua una specifica operazione…) col grande vantaggio di potersi interfacciare con i vari programmi installati sullo smartphone o sul tablet Android.
Gli autori di Atooma sottolineano come l’applicazione non sia pensata per gli sviluppatori bensì permetta a tutti, senza scrivere righe di codice, di approntare le funzionalità (vere e proprie “mini-app“) di maggior interesse in pochi minuti di tempo.
Compatibile con una vasta gamma di device Android, Atooma è comunque al momento ancora in versione “beta”, come d’altra parte indicato anche nella pagina ufficiale su Google Play. L’applicazione è suscettibile di migliorie e su alcuni prodotti ancora non dà il meglio di sé: la vittoria ottenuta in terra spagnola e le grandi potenzialità del progetto, ne favoriranno la rapida crescita e la risoluzione delle problematiche che ancora permangono.
Nella pagina ufficiale di Atooma è possibile verificare l’elenco completo degli “eventi trigger” (clausola “if”) al momento supportati. A titolo esemplificativo, citiamo lo scuotimento del telefono in verticale oppure in orizzontale, la luminosità dell’ambiente circostante, la presenza di cuffie, lo stato della connessione Wi-Fi, gli interventi apportati su un account Dropbox (aggiunta o rimozione di file e cartelle), applicazioni installate o disinstallate, SMS ricevuti, messaggi di posta Gmail ricevuti, aggiornamenti da Facebook, nuovi tweet (Twitter), nuovi video/foto, raggiungimento di una specifica velocità (GPS), posizione geografica, stato della connessione Internet o del Bluetooth, livello della batteria, stato del microfono, modalità aereo, livello del segnale e così via.
In risposta ad un determinato “evento scatenante” (trigger), Atooma può consentire l’intervento sul contentenuto di un account Dropbox, la gestione della connessione dati, l’invio di un SMS, la pubblicazione di un messaggio su Facebook, l’invio di un tweet, il lancio di un’applicazione specifica, l’avvio di Google Maps, la visualizzazione di un preciso indirizzo, l’invio di un messaggio di posta elettronica, l’impostazione del microfono (silenzio on/off), l’impostazione del collegamento Bluetooth, del GPS, della connessione Wi-Fi, la composizione di un numero telefonico e così via.
Realizzata da quattro giovani programmatori italiani, per il momento Atooma “naviga” ancora sotto le 100.000 installazioni complessive: è facile auspicare che dopo il riconoscimento al Mobile World Congress e raggiungendo un maggior livello di maturità possa presto diventare fra le app per Android maggiormente richieste.