Chi sa di realizzare contenuti e prodotti di qualità è costantemente alla ricerca delle strategie per migliorare il posizionamento delle pagine dei propri siti Web sul motore di ricerca di Google. La SEO (Search Engine Optimization) si può fare in tanti modi e chi se ne occupa deve mantenersi sempre aggiornato per tenere il passo delle continue novità tecnologiche che Google introduce nei suoi algoritmi di ranking, indicizzazione e ricerca.
SEMrush, nota e apprezzata piattaforma per il Web marketing leader per l’ottimizzazione della struttura, della visibilità e il posizionamento dei propri siti web sui motori di ricerca, ha voluto accendere il faro sulle novità del 2021 in tema di posizionamento delle pagine Web sul motore di ricerca di Google.
Nell’articolo 12 SEO Trend da conoscere per il 2021 vengono presentate le novità Google che nel corso del prossimo anno influenzeranno in maniera rilevate il posizionamento delle pagine Web e le pratiche SEO poste in essere dai professionisti in tutto il mondo.
L’intelligenza artificiale giocherà un ruolo ancora più importante che andrà a sommarsi agli altri “segnali” tradizionalmente usati da Google per posizionare le pagine Web.
Si sa che l’algoritmo usato da Google sul suo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale si chiama RankBrain ma allo stato attuale l’azienda di Mountain View è sempre stata piuttosto avara in termini di dettagli. Ciò che è evidente è che RankBrain farà ampio affidamento sulla valutazione dell’esperienza utente dando maggiore visibilità a quei siti che sono capaci di migliorarla in modo significativo.
Uno strumento di verifica della SEO on-page aiuta a verificare tutta una serie di elementi strutturali delle pagine esaminando quanto sia corretto il loro utilizzo e se vi siano margini di ottimizzazione.
SEMrush spiega inoltre che aumenterà l’importanza e quindi il valore delle ricerche vocali (si pensi ad esempio a quelle inviate al motore di ricerca usando assistenti come Google Assistant o Amazon Alexa) con le frasi cercate che diverranno più articolate, più “colloquiali” e quindi meno “asciutte”.
I webmaster sono inoltre chiamati a lavorare molto sull’ottimizzazione delle pagine Web per i dispositivi mobili e sul miglioramento delle tempistiche di caricamento (non soltanto in termini di peso della pagina). La pratica del lazy loading e in generale del differimento degli elementi e del codice non strettamente indispensabili per il caricamento della pagina nel suo complesso diverranno cruciali.
Google ha inoltre assicurato che il principio EAT – competenza (expertise), autorevolezza (authoritativeness) e affidabilità (trustworthiness) – sarà “il faro” nel 2021 per la valutazione e quindi il posizionamento dei siti Web.
SEMrush ricorda di sostenere sempre quanto si scrive con statistiche e dati, meglio se provenienti da siti a loro volta affidabili e con una certa autorità. Ottenere backlink da siti autorevoli è un altro modo per mostrare “agli occhi di Google” di avere voce in capitolo.
I “contenuti lunghi” (detti long form) saranno privilegiati da Google, a patto che si tratti di contenuti di qualità: “i long read di oltre 3.000 parole ottengono il triplo del traffico e il quadruplo delle condivisioni. Inoltre, ricevono 3,5 volte più backlink rispetto ad articoli di lunghezza media compresa da 901 e 1.200 parole“, si osserva da SEMrush.
Sempre più spazio sarà riservato sul motore di ricerca Google agli snippet ovvero quei riquadri che contengono informazioni utili a rispondere a una specifica domanda posta dall’utente.
Google continuerà a puntare tanto anche su Discover migliorando la ricerca predittiva: i contenuti verranno sempre più selezionati in automatico sulla base di vari fattori tra i quali cronologia delle posizioni, cronologia di navigazione, utilizzo delle app, calendari, cronologia delle ricerche e posizioni di casa e lavoro.
SEMrush suggerisce anche di ottimizzare le immagini che si usano nelle pagine Web descrivendone il contenuto in modo adeguato con l’utilizzo del tag alt
e di creare video “ad hoc” a supporto delle pubblicazioni.
A partire dal prossimo anno le parole chiave semanticamente correlate avranno sempre maggiore importanza: Google non fa più solo affidamento a semplici termini di ricerca ma analizza il contesto della query e cerca di discernere l’intento di ricerca di un utente. Più informazioni vengono fornite mediante l’uso di parole chiave primarie e secondarie correlate logicamente, meglio è.