Intel e MediaTek stanno collaborando spalla a spalla per portare la connettività mobile di quinta generazione sui nuovi notebook.
Le due aziende hanno infatti rivelato che i primi portatili con modem 5G integrato debutteranno nel corso del 2021.
Il modem 5G MediaTek T700 è il primo chip realizzato in collaborazione con Intel il cui funzionamento è già stato certificato in scenari reali.
L’azienda di Santa Clara ha da parte sua fatto numerosi progressi nell’integrazione del chip, nella convalida della sua operatività, sulle ottimizzazioni e sta attualmente offrendo supporto ingegneristico ai partner OEM produttori di PC.
HP e Dell saranno i primi produttori a servirsi del nuovo modem 5G MediaTek-Intel sui futuri portatili basati su Windows. Intel dovrebbe consegnare i primi campioni del modem entro settembre cosicché le aziende partner possano essere pronte per il lancio sul mercato dei notebook di nuova generazione all’inizio del 2021.
L’annuncio odierno è importante perché potrebbe segnalare il progressivo abbandono del progetto iniziale di Intel che consisteva nella creazione di un suo modem 5G. Inoltre, si capisce che la tecnologia 5G non sarà feudo degli smartphone ma il prossimo anno ci sarà un’offerta diversificata di PC dotati di modem per la connessione alle reti mobili di quinta generazione.
Il duo Intel-MediaTek non è comunque il primo a lanciare una soluzione di connettività 5G destinata ai portatili. L’anno scorso, infatti, Lenovo aveva tolto il velo dal primo notebook con modem 5G. Presentato con il nome in codice di Project Limitless, il portatile usava il chip Qualcomm Snapdragon 8cx 5G, il primo progettato per i personal computer.
In quel caso, però, si trattava di un sistema ARM mentre l’alleanza tra Intel e MediaTek porta un modem 5G su PC basati su processore x86-64, con Windows preinstallato senza le limitazioni di Windows on ARM (ad esempio con i programmi Win32): Differenza tra processori ARM e x86.
Nonostante il dispiegamento delle reti 5G vada un po’ a rilento – in Italia per via di atteggiamenti ostruzionistici (vedere 5G, stop ai blocchi da parte dei sindaci con il Decreto Semplificazioni); in generale per il “bando” voluto dagli USA e da altri Paesi nei confronti di Huawei (5G in Italia: TIM non invita Huawei, quali le possibili conseguenze ) -, si stima comunque che le nuove reti mobili potranno raggiungere il 40% della popolazione mondiale entro il 2025.