La modalità Quick Phrases arriva ufficialmente sui Pixel Buds Pro, gli auricolari wireless di Google. Queste frasi rapide consentono di eseguire azioni su sveglie/timer e chiamate senza dover prima dire “Ehi Google”. Come riportato sulla pagina ufficiale di supporto Google: “con Quick Phrases su Google Pixel Buds Pro si può rispondere o rifiutare una telefonata in vivavoce, semplicemente dicendo ‘Rispondi’ o ‘Rifiuta’ quando si riceve una chiamata in arrivo. Stiamo inoltre continuando ad espandere le frasi rapide ad altre funzionalità dell’Assistente attualmente disponibili su Google Pixel 6 e versioni successive”. Il supporto alle frasi Quick Phrases è disponibile in sei lingue diverse: inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese e spagnolo, con altre “in arrivo”.
Pixel Buds Pro: come attivare le Quick Phrases su Pixel
Attivare le Quick Phrases di Pixel Buds Pro è molto semplice. Basta recarsi sulle impostazioni dello smartphone, cercare Google Assistant, selezionare la nuova sezione Quick Phrases e attivare l’interruttore alla voce “Chiamate in arrivo”, “Sveglia” o “Timer”. Bisogna comunque ricordare che, almeno per il momento, questa nuova funzione non serve ad avviare alcuna azione, ma soltanto a “completarle” (non è infatti possibile eseguire un comando del tipo “Chiama…” oppure “Imposta sveglia alle 7.30”). Il tutto si limita ad accettare o rifiutare le chiamate in arrivo, posticipare la sveglia pronunciando la parola “snooze” oppure fermare un timer dicendo semplicemente “stop”.
Questa nuova funzione di Pixel Buds Pro permette di far risparmiare tempo, ma presenta anche svantaggi. In primis, è molto limitato rispetto alle azioni che si possono compiere pronunciando prima “Ehi Google”. In secondo luogo, se si parla con qualcuno e si pronunciano parole simile ai comandi Quick Phrases, questi si potrebbero attivare involontariamente. Ad oggi, questa funzionalità è compatibile soltanto con gli smartphone Google Pixel. Tuttavia, un prossimo futuro è possibile che le Quick Phrases possano essere rilasciate anche per i dispositivi non-Pixel, magari con nuovi comandi che riescano a migliorare l’esperienza degli utenti e rendere ancora più utile questa funzione.