Microsoft e Facebook, come anticipato già qualche tempo fa, andranno sempre più “a braccetto”. Le due società hanno presentato alcuni strumenti di ricerca “inediti” destinati a Bing che hanno come obiettivo quello di integrare, nei risultati del motore di ricerca (SERP, search engine results page), le informazioni provenienti dalle pagine Facebook mantenute dalla cerchia degli “amici” di un utente.
Satya Nadella, uno dei responsabili Microsoft per i servizi online dell’azienda, ha spiegato che il 50% degli utenti si basa sulle opinioni e sui giudizi dei conoscenti per le proprie decisioni. Partendo da tale considerazione, quindi, Bing si prefigge di far tesoro della “miniera” di informazioni ospitata su Facebook “amalgamando” i tradizionali risultati offerti dal motore di ricerca con i dati provenienti dalle pagine degli amici di ciascun utente.
Per questo tipo di operazioni l’aspetto privacy riveste un’importanza a dir poco fondamentale. Ecco che, anticipano Microsoft e Facebook, quando l’integrazione sarà avviata, gli utenti del social network di Mark Zuckerberg avranno la possibilità di disabilitare il “collegamento” tra le informazioni condivise attraverso il proprio profilo e le SERP di Bing. I tecnici delle due società, inoltre, aggiungono che “i post” prodotti su Facebook da utenti di età inferiore a 18 anni non saranno mai presi in considerazione per comporre le pagine dei risultati di Bing.