Il mondo dell’intelligenza artificiale generativa è sempre più legato a doppio filo con la ricerca Web. Così, un’azienda come Perplexity ha annunciato di essere al lavoro per concludere lo sviluppo di un nuovo browser. Si chiama Comet ed è uno strumento per navigare sul Web che affonda le sue radici nell’uso dei modelli generativi utilizzati da Perplexity.
Perplexity sembra puntare sulla sinergia tra il suo motore di ricerca AI e il browser, con l’obiettivo di offrire un’esperienza più fluida e personalizzata, attirando rapidamente nuovi utenti. Sì, perché sin dal primo vagito, Perplexity ha sempre citato le fonti nel rispondere a ogni singolo prompt dell’utente. Questo significa che il modello generativo combina le informazioni raccolte durante la fase di addestramento con quelle provenienti direttamente dalle pagine Web, anche le più aggiornate.
Un nuovo attore nel mercato dei browser Web: l’idea degli agenti AI
L’ingresso di Perplexity nel mercato dei browser rappresenta una mossa ambiziosa. Comet dovrà confrontarsi con una concorrenza agguerrita, fatta da nomi come Google Chrome, Firefox ed Edge, oltre a nuovi attori emergenti come Dia, il browser basato sull’intelligenza artificiale sviluppato da The Browser Company.
Sebbene Perplexity sia ancora avara di dettagli (sul sito del progetto è possibile registrarsi alla lista di attesa per ricevere informazioni su Comet non appena disponibile), l’idea degli ingegneri della società statunitense sarebbe quella di arricchire il browser con agenti AI in grado di automatizzare le operazioni e svolgere attività in nome e per conto dell’utente.
Anthropic ha fatto già molti esperimenti in tal senso e con Claude Code gli agenti AI sono consegnati nelle mani degli sviluppatori. Perplexity Comet potrebbe essere il primo prodotto per l’utilizzo “di massa” capace di democratizzare l’accesso a queste nuove tecnologie. Basta inserire un ordine tramite prompt e l’intelligenza artificiale di Perplexity svolgerà, tramite browser Web, tutti i passaggi per portarlo a conclusione.
Le sfide future
Nonostante il suo successo, Perplexity è chiamata ad affrontare alcune vertenze legali con editori che hanno intentato causa per la presunta appropriazione indebita di contenuti. Diverse pubblicazioni online hanno espresso preoccupazioni riguardo alla replica dei loro contenuti da parte di Perplexity.
L’azienda ha proposto un programma di condivisione delle entrate per affrontare tali preoccupazioni, sostenendo di rispettare il contenuto degli editori.
L’ingresso nel mercato dei browser Web apre un nuovo filone per Perplexity che però dovrà affrontare una concorrenza davvero intensa. Per avere successo, sarà essenziale che il browser offra un’esperienza ottimizzata e, soprattutto, rispettosa della privacy.
Al momento non è dato sapere quale motore di rendering utilizzerà Perplexity Comet. Non ci sono conferme in tal senso, ma è verosimile che possa essere un prodotto a sua volta basato su Chromium (come Chrome, Edge, Opera, Vivaldi e molti altri).