Perché Microsoft rimuove da Windows 11 le funzionalità che amate?

Con il lancio di Windows 11, Microsoft ha rimosso diverse funzionalità storiche: riduzione dei costi di manutenzione e della complessità del codice le ragioni più plausibili. Tuttavia, grazie a strumenti come Windhawk, sviluppatori indipendenti riescono a ripristinare molte delle funzionalità perdute.

È risaputo che con il lancio di Windows 11, Microsoft ha rimosso alcune delle funzionalità che gli utenti amavano. Il menu Start è cambiato radicalmente, Esplora file si presenta con un look completamente rinnovato, il menu contestuale (tasto destro) è diventato a più livelli e spesso non si trova ciò che serve, il Pannello di controllo è quasi scomparso, la barra delle applicazioni non può essere né spostata né ridimensionata. Giusto per citare qualche aspetto spesso rammentato dagli utenti.

Il bello è che sotto la nuova interfaccia Fluent Design di Windows 11 è stata criticata a più riprese anche da alcuni ex designer Microsoft che ne rilevano la lentezza e la farraginosità. Andy Young ha parlato di un menu Start comicamente scadente mentre Jensen Harris ha rimarcato molteplici incongruenze nell’interfaccia di Windows 11 che non sarebbero dovute giungere nelle mani degli utenti finali.

Quali sono i motivi della rimozione di funzionalità da Windows 11?

Secondo Dave Plummer, ingegnere software ex Microsoft (tra i vari componenti, Plummer è l’inventore del Task Manager), il problema legato alla rimozione di alcune funzionalità da Windows 11 sarebbe correlato con i costi di manutenzione. Anche se una funzionalità è già scritta, debuggata e testata, mantenerla nel tempo richiede risorse in termini di ore di sviluppo.

Se l’utilizzo di una funzionalità è ritenuto basso, se presenta bug sporadici e genera richieste di supporto, l’azienda potrebbe decidere che il beneficio per gli utenti non giustifica lo sforzo di mantenerla attiva nelle nuove versioni. Questo sarebbe il reale motivo, ad esempio, per cui Microsoft avrebbe scelto di non consentire lo spostamento della barra delle applicazioni in Windows 11.

La seconda ragione, plausibile nel caso della barra delle applicazioni, è legata alla riscrittura completa di componenti fondamentali del sistema operativo, come il menu Start. Quando un elemento viene ricostruito da zero, gli sviluppatori devono decidere quali funzionalità preesistenti preservare nella nuova versione.

Integrare tutte le vecchie caratteristiche in una codebase completamente nuova, magari basata su tecnologie di design e gestione delle finestre che sono diverse rispetto al passato, potrebbe rappresentare un’impresa di sviluppo enorme, quasi come riscrivere il componente da capo aggiungendo le nuove funzionalità. In questo scenario, si preferiscono quindi accantonare funzionalità meno utilizzate che risultano potenzialmente problematiche.

Eppure gli sviluppatori indipendenti hanno dimostrato di riuscire a colmare le lacune di Microsoft

Windhawk è un potente strumento software per personalizzare l’interazione con il sistema operativo Windows, in particolare con il suo ambiente grafico e le applicazioni. Alla base dell’applicazione ci sono mod sviluppate da terze parti, piccole applicazioni che alterano il comportamento di Windows sfruttando concetti fondamentali come hooking, DLL injection e l’uso delle Windows API, che permettono di intervenire in modo profondo sul sistema, sulle applicazioni e sulle interfacce utente.

Hooking

Si chiama hooking la tecnica che consente di intercettare e modificare il comportamento di una funzione o di un evento. In pratica, permette di “agganciarsi” a funzioni di sistema o applicazioni, come il comportamento di un clic del mouse, un evento di tastiera, o chiamate a funzioni di sistema come quelle che gestiscono le finestre.

Meccanismi come i Windows Hooks o i Low-Level Hooks permettono, ad esempio, intercettare il messaggio di apertura di una finestra, cambiarne il contenuto o persino impedire che si apra, tutto in tempo reale.

DLL Injection

DLL injection è un metodo che consente di caricare dinamicamente una Dynamic Link Library (DLL) all’interno di un processo in esecuzione. Si può così modificare, estendere o addirittura sostituire il comportamento di un’applicazione esistente senza dover modificare il suo codice sorgente.

In Windhawk, la DLL può essere utilizzata per iniettare funzioni personalizzate all’interno di processi di sistema o applicazioni di terze parti. Un esempio classico potrebbe essere l’iniezione di una DLL per modificare l’interfaccia utente di una finestra o per eseguire operazioni automatiche, come il cambiamento del comportamento della barra delle applicazioni.

Windows API

Le Windows API sono l’insieme di funzioni che il sistema operativo Windows espone per interagire con i componenti sottostanti. Le mod di Windhawk fanno un ampio uso delle Windows API per manipolare l’aspetto e il comportamento di Windows.

Ad esempio, tramite API come SetWindowLongPtr, GetProcAddress e CallWindowProc, è possibile cambiare lo stile delle finestre, intercettare messaggi di sistema e personalizzare il comportamento di specifiche funzioni. L’utilizzo delle API consente di modificare in modo dettagliato l’interfaccia utente, la gestione delle finestre e persino la gestione della memoria di sistema.

Le mod che modificano barra delle applicazioni, menu Start e l’interfaccia di Windows 11 in generale

La potenza di Windhawk deriva dall’integrazione delle varie tecniche che abbiamo citato in precedenza in un ambiente che permette agli sviluppatori di applicare modifiche in modo relativamente semplice. Le mod possono essere create per scopi diversi, dalla personalizzazione dell’interfaccia grafica di Windows alla modifica del comportamento di applicazioni specifiche.

Date un’occhiata alle mod disponibili per Windhawk, magari concentrandovi su quelle che hanno ottenuto il maggior numero di download.

Layout barra applicazioni Windows 11

Mentre Microsoft si è posta adesso nell’ottica di modificare il menu Start di Windows 11, esistono mod che permettono di rivoluzionarne l’appeal. In modo assolutamente stabile e senza causare problemi di funzionamento di alcun genere.

Stessa cosa dicasi per la barra delle applicazioni: abbiamo visto come spostare la barra delle applicazioni di Windows 11 proprio con una mod di Windhawk. E ci sono mod per intervenire sulla trasparenza così come sulla dimensione e il posizionamento delle icone.

Dimensione icone barra applicazioni Windows 11

Una libertà d’azione e un livello di personalizzazione che stride con l’analisi di Plummer

Concentratevi ad esempio sulle mod per Windows 11 sviluppate da Michael Maltsev (alias m417z): ne troverete alcune che personalizzano in profondità il comportamento del sistema operativo, reintroducendo le funzioni alle quali gli utenti erano ormai abituati.

Questione di costi, di gestione del codice, di riscrittura dei componenti come dice Plummer? Può essere, ma fatto sta che con una manciata di righe di codice (cliccate su Source code) si riescono a ripristinare comportamenti, in Windows 11, che rappresentavano la quotidianità nelle precedenti versioni del sistema operativo Microsoft.

E in più, quello a cui abbiamo assistito con Windows 11, è un’ulteriore stratificazione delle interfacce e dei componenti di sistema. Se digitate Windows+R quindi scrivete control, premete il tasto F4 quindi inserite C:\, vi apparirà magicamente il vecchio Esplora file, quello di Windows 10! Lo stesso che è possibile abilitare stabilmente con la mod Classic Explorer sviluppata da Maltsev.

Interfaccia Esplora file ribbon in Windows 11

Quando un sistema Windows che darà veramente un taglio con il passato e si alleggerirà di buona parte di quelle stratificazioni accumulatesi nel corso degli anni? Quanto fu vincente l’azione di Microsoft ai tempi di Windows 2000, quando si puntò davvero sulla pulizia del codice e su una seria attività di refactoring…! Ne parliamo nell’articolo su qual è il miglior Windows di sempre.

Credit immagine in apertura: Microsoft

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