In questi ha sollevato un vero e proprio vespaio la scoperta di alcuni utenti che non sono riusciti a installare Linux sui più recenti sistemi a marchio Lenovo.
Diversamente da quanto ipotizzato inizialmente, Microsoft non ha alcuna responsabilità. Anzi, l’azienda di Redmond è da tempo attiva nell’utilizzo delle soluzioni Linux e opensource in generale all’interno dei suoi servizi.
Lenovo ha invece spiegato che il problema è da ricollegarsi alla configurazione RAID utilizzata in alcuni prodotti dell’azienda sui quali risulta preinstallata un’unità SSD.
Linux non supporta l’utilizzo delle unità SSD interne in modalità RAID (Intel RST). Il sistema operativo del pinguino, infatti, può gestire gli SSD solamente in modalità AHCI (Advanced Host Controller Interface) che alcuni sistemi Lenovo non permettono più di abilitare, nemmeno agendo sul BIOS/UEFI.
Su tali macchine Lenovo, quindi, le varie distribuzioni Linux possono essere avviate da supporto USB ma non possono essere installate nell’unità SSD.
Linux potrà quindi essere installato sul Lenovo Yoga 900 e sugli altri notebook che usano gli SSD non adoperando più AHCI solamente quando il kernel del pinguino sarà aggiornato in modo tale da supportare anche Intel RST.
Secondo Matthew Garrett, sviluppatore Linux, l’assenza di una funzione che permetta di passare ad AHCI sarebbe ascrivibile a Intel che avrebbe deciso di imporre l’utilizzo di un suo driver per migliorare i consumi energetici.