Quando si parla di attrezzature audio, gli esperti del settore non si limitano a scegliere accuratamente lettori e altoparlanti, ma arrivano a essere estremamente esigenti anche riguardo a cavi e alimentatori. Un post da poco apparso su Reddit sta facendo molto discutere: l’autore sostiene infatti che le carote siano ottime per collegare i cavi audio. A corredo un’eloquente immagine che ritrae tre cavi RCA maschi interconnessi reciprocamente utilizzando un paio di carote.
Può davvero funzionare l’uso delle carote per collegare cavi audio RCA?
A una prima occhiata, il post è sembrato una “sparata” di qualche buontempone. Il noto youtuber Julian Krause, audiofilo ed esperto di tematiche audio, ha però deciso di approfondire la questione senza dare nulla per scontato. Il risultato è un’attenta analisi di una modalità di collegamento improvvisata che, però, lo anticipiamo, sembra funzionare davvero molto bene.
Krause ha inserito due connettori RCA maschi direttamente nel corpo di una carota, confrontando la qualità del suono con quella ottenibile usando un collegamento tradizionale (nella fattispecie, un adattatore femmina-femmina al posto della carota…).
Utilizzando un analizzatore di spettro, Krause ha misurato il rumore di fondo nel caso della configurazione tradizionale e di quella con la carota. I risultati sono i seguenti:
- Configurazione standard: rumore di fondo minimo, con un picco più evidente intorno ai 50 Hz a -100 dBV, un livello praticamente inudibile.
- Configurazione con carota: rilevato un leggero aumento del rumore, ma nulla di significativo. Anche in questo caso, il picco più evidente intorno ai 50 Hz è rimasto a -100 dBV.
Risposta in frequenza, livello di registrazione e rumore
La risposta in frequenza ha mostrato una tendenza a incrementarsi con l’aumentare delle frequenze. Il ricercatore ha inoltre osservato che aumentando la distanza tra i connettori all’interno della carota la resistenza cresceva, con una conseguente lieve diminuzione del livello di registrazione. Il livello di registrazione fa riferimento all’ampiezza del segnale catturato e misurato durante la riproduzione, quantificabile – con l’uso della carota – in circa 4 dB in meno rispetto alla “configurazione canonica”.
Il comportamento di un sistema audio nel trasmettere le diverse frequenze dello spettro sonoro è descritto proprio grazie alla risposta in frequenza, che esprime quanto fedelmente l’audio è riprodotto. Le frequenze sono misurate in hertz (Hz) e sono associate a toni bassi (frequenze basse) o alti (frequenze alte).
Rumore di fondo nel collegamento RCA con carota (fonte: Julian Krause).
L’unità di misura dBV, invece, indica il livello di tensione del segnale audio rispetto a un riferimento standard di 1 volt. Il valore di -100 dBV rappresenta un livello di tensione del segnale audio estremamente basso rispetto al riferimento standard di 0 dBV, che corrisponde a 1 volt RMS (Root Mean Square).
Nel contesto dell’audio, un livello di rumore pari a -100 dBV è estremamente basso e difficilmente percepibile dall’orecchio umano, soprattutto in ambienti normali. Questo spiega perché, anche con l’incremento del rumore nella configurazione con la carota, il risultato rimane praticamente impercettibile.
Con l’uso della carota, la risposta in frequenza tende ad aumentare al crescere della frequenza (fonte: Julian Krause).
Perché una carota migliora i collegamenti audio?
L’idea che una carota possa migliorare un collegamento audio è sorprendente e, per molti aspetti, controintuitiva.
Le carote, come molti altri materiali organici, contengono una certa quantità di acqua e sali minerali (come sodio, potassio e calcio), ottimi conduttori. L’acqua, combinata con questi elettroliti, crea un percorso conduttivo che permette al segnale audio di passare attraverso la carota con una perdita minima.
Questo tipo di conduttività può agire come un filtro naturale, modificando leggermente l’impedenza del circuito, il che potrebbe influire sul bilanciamento delle frequenze percepite.
Le carote potrebbero agire come un filtro passivo a causa delle loro proprietà dielettriche, ossia la capacità di accumulare e rilasciare energia elettrica. Questo effetto può ridurre alcuni disturbi nel segnale audio, specialmente quelli provenienti da interferenze elettromagnetiche. La struttura fisica della carota, fatta di fibre dense e materiali semi-rigidi, potrebbe avere un ruolo nel ridurre le vibrazioni e le distorsioni.
Limitazioni pratiche e considerazioni aggiuntive
Utilizzare le carote come adattatori per collegare i cavi RCA, quindi, funziona. Piuttosto, Krause ha evidenziato un problema principale nell’uso della pianta erbacea come connettore audio: la sua natura temporanea. Dopo una settimana, la carota è diventata secca, rendendo il collegamento di fatto inutilizzabile.
A dispetto di questo comportamento, Krause ha commentato: “non avrei mai pensato che una carota potesse essere così adatta ai collegamenti audio. Si tratta di un risultato davvero inaspettato“.
Credit immagine in apertura: Boltz999 su Reddit