Una delle principali chiavi del grande successo di DeepSeek è che si tratta di un modello AI che richiede molti meno dati per l’addestramento rispetto alla concorrenza. Ciò si traduce in un costo molto ridotto rispetto a quanto propongono altri colossi tecnologici come Google e OpenAI.
Il boom della nuova Intelligenza Artificiale cinese sta avendo un impatto devastante sul mercato. A pagare le conseguenze sono stati soprattutto i produttori hardware, con NVIDIA cha ha visto un crollo delle proprie azioni del 17% nella giornata di lunedì, bruciando 593 miliardi di dollari in poche ore. Sebbene la compagnia si sia ripresa parzialmente il giorno seguente, appare chiaro come sia una delle grandi sconfitte rispetto all’emergere di DeepSeek.
NVIDIA a picco, Apple sorride: le conseguenze dell’esplosione di DeepSeek
D’altra parte c’è chi invece sorride, come Apple. Il colosso di Cupertino, dovrebbe trarre vantaggio dall’emergere del modello AI cinese, visto che la popolarità della relativa applicazione su App Store, che sembra aver generato un gran numero di nuovi clienti per l’app storefront di Apple. Non solo: a quanto pare DeepSeek potrebbe essere così efficiente da poter funzionare su iPhone senza aumentare i costi di produzione, anche se al momento non rientra nei progetti della compagnia.
L’esplosione di DeepSeek sta avendo un impatto devastante sul mercato tecnologico, che può costituire uno snodo fondamentale nello sviluppo dell’AI. Secondo gli analisti di Jefferies, il costo stimato per formazione per DeepSeek è di soli 5,6 milioni di dollari, cioè meno del 10% rispetto al costo di Llama di Meta. Tenendo presente che uno dei maggiori limiti di questa tecnologia emergente sono (o erano) i costi di addestramento, il modello AI cinese ha stravolto questo concetto.
Per dare concretezza alle potenzialità di DeepSeek, basta considerare le parole di Sam Altman, CEO di OpenAI, secondo cui si sta parlando di un “modello impressionante“.