Perché Google sta bloccando l'accesso alla rete di alcuni dipendenti?

Forti restrizioni alle connessioni per alcuni dipendenti Google: cosa sta accadendo a Mountain View?

Secondo un documento svelato al pubblico da CNBC, Google sta attuando un’iniziativa inusuale per l’azienda.

Al fine di ridurre i rischi legati agli attacchi informatici, la stessa ha infatti fortemente limitato l’accesso alla rete ad alcuni suoi dipendenti. Secondo il portale americano infatti, alcuni dipendenti del colosso di Mountain View sarebbero stati presi di mira in passato da diversi attacchi informatici.

Visti i dati trattati dagli stessi e agli accessi in loro possesso, questo tipo di intromissione risulta potenzialmente devastante per Google. Proprio per questo motivo l’azienda avrebbe agito limitando l’accesso online dai computer desktop di parte dei suoi impiegati, limitando il loro raggio d’azione ai siti Web interni.

Per tali dipendenti, inoltre, sarebbe garantito l’accesso a strumenti dell’ecosistema Google, come Drive, Maps e Gmail. Al di là di queste libertà, agli stessi non sarebbe permesso eseguire comandi di sistema o installare software.

Un’azione drastica da parte di Google per proteggere sistemi interni e dipendenti

Sebbene questo passo sembra essere ragionevole, soprattutto in virtù delle tante minacce presenti online, non mancano alcune riflessioni e possibili polemiche.

Se una delle priorità di Google è quella di rendere le informazioni universalmente accessibili, a qualunque latitudine, il limitare così fortemente alcuni dipendenti potrebbe apparire come un controsenso non da poco.

D’altro canto, così come per qualunque altro utente, anche gli impiegati di un colosso di questo tipo corrono dei rischi. Attività come passare il tempo sui social media o fare acquisti online, costituiscono potenziali pericoli non per il singolo membro, ma per tutta la struttura dell’azienda. Secondo il rapporto di CNBC, Google ha inizialmente selezionato 2.500 dipendenti per partecipare al programma pilota per testare questo sistema.

A tal proposito si è espresso anche un portavoce dell’azienda, confermando come una delle massime priorità della stessa è la sicurezza dei prodotti Google e degli utenti che ne usufruiscono. A tal proposito, questa operazione rientrerebbe nei sistemi interno di prevenzione rispetto a potenziali minacce esterne.

Fonte: game-news24.com

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