Dopo il Codacons (Codacons presenta un esposto contro DAZN e SKY) anche Altroconsumo ha deciso di segnalare all’antitrust italiana la condotta di DAZN e SKY.
All’AGCM viene chiesto di “approfondire la vicenda del mercato dei diritti tv per garantire l’interesse dei consumatori, a fronte della promessa di un’evoluzione tecnologica e una maggiore concorrenza. È inaccettabile che il consumatore sia costretto a pagare di più senza avere in cambio un adeguato servizio“.
Al centro della polemica, ancora una volta, le difficoltà nel vedere i match di “Serie A” in diretta lamentate da diversi utenti abbonati a DAZN, la piattaforma di proprietà degli inglesi di Perform Group da poco sbarcata anche in Italia. Aspramente criticato anche l’attuale assetto che porterebbe gli interessati a seguire gli eventi sportivi del campionato di calcio a doversi dotare di due differenti abbonamenti.
Se da un lato DAZN ha confermato che sono in corso adeguamenti tecnici per far fronte all’elevata domanda, l’azienda ha invitato anche i clienti ad effettuare una serie di verifiche per accertarsi che improvvisi cali della qualità dello streaming, interruzioni della riproduzione, buffering e così via non siano da imputarsi alla connessione di rete utilizzata.
Nel caso della ricezione televisiva tradizionale (digitale terrestre o satellite) le eventuali difficoltà nella visione sono ricollegabili, com’è noto, a problemi di “segnale debole o assente”.
Nello spazio che separa l’antenna trasmittente da quella ricevente, installata sul tetto, si registrano variazioni di temperatura, di umidità, rifrazioni e riflessioni di segnali elettromagnetici. La presenza di nuvole, pioggia e condizioni meteo avverse influenzano negativamente la qualità del segnale.
Segnali considerabili come adeguati per una presa TV sono 45-50 dBµV per il digitale terrestre, 70-80 dBµV per il satellite con un’antenna parabolica da 80 cm di diametro puntata a 13° Est.
Problemi sull’impianto possono attenuare il segnale: ciò può essere dovuto a perdite derivanti da un’imperfetta installazione di divisori, derivatori e prese; dall’eventuale degrado degli stessi componenti, cavi coassiali di scarsa qualità o degrado derivante dalla compressione (curve troppo strette); dalla connessione inadeguata di cavi e connettori.
Nel caso dei servizi di streaming online come DAZN le variabili da prendere in considerazione sono molte di più. La complessità del sistema aumenta enormemente perché problemi lato server, lato client e difficoltà di routing possono influenzare negativamente il flusso del segnale audio-video in tempo reale.
DAZN attualmente si appoggia a Limelight Networks, una tra le più note e apprezzate realtà a livello mondiale che offrono servizi CDN (content delivery network) per la distribuzione di contenuti digitali, anche in tempo reale.
Limelight utilizza più di 80 PoP (points-of-presence) su scala planetaria e muove tra 40 e 80 Petabyte di dati ogni giorno offrendo ai suoi clienti una capacità complessiva pari a oltre 31 Terabit per secondo.
Utilizzando Chrome e verificando le CDN utilizzate da DAZN durante il live streaming (basta premere il tasto F12 e copiare gli URL llwn.net che compaiono nella colonna Name) ci si accorgerà che i PoP utilizzati sono facilmente raggiungibili dall’Italia. Basta ad esempio effettuare un GeoTraceroute con questo servizio.
Da un lato, quindi, possono esserci problemi di congestione lato CDN con DAZN che è chiamata a dimensionare adeguatamente le risorse di rete messe a disposizione dei suoi clienti in Italia scalando verso l’alto e in tempo reale quando necessario per far fronte a un’improvvisa crescita della domanda.
Dall’altro lato gli utenti fruitori del servizio sono chiamati a verificare che la loro connessione di rete sia adeguata. DAZN, come molti altri servizi analoghi, utilizza l’adaptive bitrate streaming: il flusso video viene cioè automaticamente e dinamicamente adattato alla capacità della rete. Congestioni di rete improvvise, la comparsa di colli di bottiglia e comunque la riduzione della banda disponibile renderanno la qualità video nettamente inferiore e, nei casi peggiori, porteranno all’interruzione temporanea della riproduzione.
Nell’articolo Velocità Internet, come verificarla e cosa fare se non venisse rispettato il contratto abbiamo visto come controllare la banda di rete effettivamente disponibile.
Un aspetto che quasi nessuno mette in evidenza è che un upload improvviso da parte di un dispositivo collegato alla rete locale mentre si sta visionando lo streaming live di DAZN può causare problemi e interrompere o comunque rendere difficoltosa la visione. Basta che Google Foto avvii il backup delle immagini, parta il backup delle chat di WhatsApp, venga richiesto l’invio degli aggiornamenti di Windows 10 ad altri sistemi (in locale o in Internet) che lo streaming DAZN inizierà ad avere problemi.
Nei seguenti articoli abbiamo spiegato perché ciò accade: Connessione lenta, colpa del backup di Google Foto e di Windows 10 e L’upload influisce sul download? Come velocizzare la connessione mentre si caricano file pesanti.
I dispositivi Windows 10, nella configurazione predefinita, potrebbero causare evidenti rallentamenti in fase di upload/download sull’intera rete locale come spiegato nell’articolo Connessione lenta con Windows 10.
Per i più curiosi (e volenterosi), suggeriamo la lettura dell’articolo Velocità Internet inadeguata: ecco i dispositivi che occupano più banda.
Un’altra osservazione a nostro avviso interessante: si può avere anche una connessione FTTH 1 Gbps ultraperformante ma se si fosse collegati a DAZN da una smart TV, una chiavetta Chromecast o un dispositivo mobile lontanissimi dal router WiFi non si può pretendere di essere esenti da qualunque problema.
Si provi a lanciare il comando PING verso l’IP privato usato dal dispositivo WiFi collegato al router (vedere Ping cos’è, come funziona e a cosa serve): in caso di problemi, con ogni probabilità, si otterrà una latenza superiore ai 100 ms e addirittura la presenza di pacchetti persi. È quindi importante verificare anche la banda effettivamente disponibile sul TV o su Chromecast non limitandosi ad effettuare il controllo sul modem router, magari da un PC collegato via cavo Ethernet: non sarebbe corretto.
Ove possibile è bene connettere il dispositivo che accede allo streaming DAZN al router via cavo Ethernet anziché tramite WiFi.
Parte delle problematiche riscontrate dagli utenti di DAZN sono quindi certamente collegabili all’azienda inglese e ai suoi fornitori ma anche i fruitori del servizio sono chiamati ad acquisire una sufficiente consapevolezza a proposito del funzionamento del servizio e degli aspetti tecnici che possono condizionarne negativamente la fruizione.